“Finalmente i casalesi s’artrovono!”. Ce lo fa sapere Ivo Camerini, uno dei promotori dell’iniziativa con la quale il prossimo 11 Agosto si intende radunare nella cinquecentesca chiesetta di San Biagio e San Giusto tutti coloro che abitano o hanno origini di Casale (piccolo borgo della montagna cortonese) per una santa messa in ricordo di tutti i defunti di quello che fu uno dei Borghi più ricchi e vivaci dal ‘200 al 1970, quando la riforma anagrafica delle frazioni cortonesi lo fece scomparire e fagocitare da Teverina e Tornia. Cioè dai due borghi con cui per settecento anni i casalesi erano stati in amichevole competizione e che negli anni post-seconda guerra mondiale avevano avuto minor emigrazione di Casale.
Nel 1970 a Casale dei 240 abitanti che ancora si contavano nel 1835 ne erano rimasti appena una trentina e questo svuotamento provocò la fine civile del Borgo che sul finire del Novecento avrebbe perso anche la sua autonomia religiosa di parrocchia per confluire nella Unità pastorale di Teverina, Seano e Casale.
“Il nostro ritrovarsi è un evento semplice alla don Albano Fragai e don Antonio Anderini , gli ultimi mitici ex-parroci di Casale, che tentarono invano di salvaguardare quella antica storia e quelle radici cristiane della rustica gente casalese” ci spiega Camerini “Altri senz’altro avrebbero organizzato meglio l’evento e fatto magari anche una festa culinaria da Sagra dei tagliolini di una volta. Ma questo nostro reincontrasi è nato all’improvviso e per circostanze fortuite di amarcord tra ex-scolari dell’indimenticabile scuola elementare che si teneva nella canonica parrocchiale e in particolare da alcune chiacchierate tra il sottoscritto, Adelmo Nandesi e Armando Novelli. Cioè da gente con i capelli bianchi che riguardando una vecchia foto che da tempo io avevo diffuso sui social ( e che ora è al centro della locandina del nostro ritrovo) si domandavano: perché non ritrovarsi tra noi e con i tanti casalesi che avranno voglia di rivedersi e passare qualche ora assieme per fare sì memoria attiva , ma soprattutto storytelling e prosopopea, cioè racconto di storie di vita , di volti cambiati e segnati, di spiriti liberi e di anime che, pur peregrini per il mondo, portano nel loro cuore il borgo natio, la melodia di un’ infanzia povera, ma serena e semplice, della condivisione e dei valori forti della Piccola Patria, dei tanti focolari di case spartane, ma ricche di quella grande cultura dell’amicizia, della solidarietà che oggi è diventata merce rara e sembra quasi essere scomparsa? A questo non facile interrogativo mi son preso il compito di dare una modesta risposta e una concreta proposta di realizzabilità tramite i social. Devo ringraziare innanzitutto Angela Bruni, Gian Luca Fragai, Grazia Cipollini e Marcello Carrai per averla subito approvata e condivisa rilanciandola in quel villaggio globale che ormai è il web. La cosa, in un batter di click , ha preso corpo ed è divenuta realtà grazie ai tanti contributi e forse alla stessa semplicità dell’evento”
Dopo la Santa Messa in ricordo dei defunti di Casale seguirà al Ristorante Portole un Convivio sociale , dove due poeti dialettali cortonesi, Rolando Bietolini e Carlo Roccanti , leggeranno brani di Pasquèle de La Cermentosa e Tonio de Casèle.
La Santa Messa delle ore diciotto sarà celebrata dal Padre Guardiano di Santa Margherita, Padre Livio, da don Simone Costagli, parroco del Duomo, da don Ottorino Cosimi , parroco del Calcinaio, da don Ottorino Capannini , parroco di San Filippo e da don Lesly, attuale parroco della montagna cortonese. Arricchiranno la celebrazione eucaristica i canti di Laura e Patrizia. Al termine della Messa un canto alla Madonna eseguito dalla giovane cantante Francesca Pallini (che poi , al termine della cena, eseguirà anche Paese mio del maestro cortonese Franco Migliacci) e un breve intervento del decano dei casalesi, l’ottantenne Antonio Carrai, che rievocherà in maniera molto essenziale alcune figure novecentesche di Casale: da Baffo a Gosto, dal Pioveno a Pietrella, da Stuppino a Scarpetta e tanti altri.
“Una serata in semplicità, contadina e francescana, quasi da mietitura e battitura d’una volta” ribadisce Camerini “ma con la forte volontà di tenere alto e tramandare ai nostri nipoti il nome e la grande storia di Casale e dei casalesi. Nel ricordo soprattutto dei casalesi buoni che riposano nel nostro piccolo, ameno cimitero parrocchiale e che rispondono ai nomi di : Accioli Angiolo, Accioli Leonardo, Alunni Giuseppe,Alunni Maria,Alunni Mario,Alunni Gennaro,Alunni Girolamo,Alunni Virginia,Bicchi Teresa, Bruni Margherita,Bruni Palma,Burbi Assunta,Burbi Ginevra,Burbi Iolanda, Camaiani Eugenia Rina,Camerini Gemma, Camerini Luigi,Camerini Rosa,Camerini Ulisse,Cardinali Bruno,Cardinali Faliero,Cardinali Felice,Cardinali Ferdinando,Cardinali Luca,Chellini Adalgisa,Cimboli Guido,Cipollini Augusto,Cipollini Bartolomeo ,Cipollini Cristoforo,Cipollini Gino,Cipollini Gino,Cipollini Giuseppe,Fragai Amedeo,Fragai Amedeo,Fragai Andrea,Fragai Angiolo,Fragai Arturo,Fragai Caterina,Fragai Dante-Aldo,Fragai don Albano,Fragai Elisabetta Anna,Fragai Gio Battista,Fragai Rosa,Franchini Concetta,Giannotti Ferdinando,Giannotti Luigi,Giannotti Maria,Giovi Margherita,Gironi Pietro,Gironi Umberta,Lucarini Amelia,Luchini Ida,Lunghi Lina,Marzoni Isolina,Monaldi Celeste,Monadi di Maria Carolina,Nottoli Leonardo,Nottoli Margherita,Pariante Anna,Poccetti Fulvia Rosa,Rofani Adamo,Rofani Giuliano,Rofani Rodolfo ,Rofani Stefano,Rofani Vittorio,Rosini Adele,Sabbioni Domenico,Stortoni Margherita,Torelli Pasquale,Torelli Silvio,Zappini Angiolo,Zappini Francesco,Zappini Giuseppe,Zappini Stefano. Tutti nomi che leggeremo prima dell’inizio della santa messa in stretto ordine alfabetico e che abbiamo ricavato dalle lapidi del nostro cimitero. Se qualcuno ha altri nomi da ricordare, come avveniva nei famosi uffizi dei defunti di una volta, ce li comunichi prima della messa e noi li aggiungeremo. Così come aggiungiamo e ricorderemo i nomi di alcuni sacerdoti particolarmente legati a Casale: don Oreste Galletti, don Napoleone Fruscoloni, don Tessellino, don Roberto Lucioli, don Antonio Mencarini,don Antonio Anderini, don Giuseppe Tremori, don Franco Fragai”