… e il fico pende. E con questo detto ogni anno si comincia la vendemmia. Punture d’ape, insetti di ogni specie, anche quelli mai classificati. L’odore inquinante di un vecchio trattore tra i filari. Un ragazzino che guida quel trattore (sempre tra i filari). Il trattore guidato dal ragazzino che strappa i filari.
I cani che anche loro si prendono le punture d’ape e il naso diventa quello di un rinoceronte. I passerotti che beccano gli acini caduti in terra. La vecchia macina a mano. Un vecchietto che macina l’uva (a mano). I mosti che sfumazzano per la cantina. I ragazzini ubriachi senza nemmeno aver bevuto, sempre in cantina. E poi la svinatura con un vecchio torchio a mano. Grandi e piccini che muovono il torchio (a mano). Qualche sera dopo, il novello con le castagne. Poi di corsa in bagno (senza castagne). Oggi sono rimaste le punture d’ape. Gli insetti strani sono scomparsi per i diserbanti. Il trattore è meno inquinante e il ragazzino tra i filari ha preso la patente, ma i filari ogni tanto li prende lo stesso. I cani anche continuano a prendersi punture d’ape con nasi da rinoceronte, anche se non sono più quelli di allora, i cani. I passerotti li hanno mangiati tutti al girarrosto. La vecchia macina a mano è diventata un arredo/ricordo in cantina. La diraspatrice ogni tanto si inceppa. Il mosto non fa più fumi e quei bambini che erano ubriachi per i fumi oggi sono sempre ubriachi, ma perchè hanno capito quanto è buono il vino. Si svinerà, non più a mano. E tra poco castagne e novello faranno ancora da prologo a fughe in bagno. Il vino non sempre grandioso sarà comunque il più buono della terra. Sarà una vendemmia con il pranzo della vendemmia, la cosa più bella. E allora via, forbici alla mano, grappolo nella gerla e fichi e prosciutto per colazione. E tu grande Lino sarai sempre lì a guardarci e a continuare a brontolare quei ragazzini che sono cresciuti e che oggi hanno imparato grazie a te ad apprezzare meglio le piccole cose. Buona vendemmia a noi e a chi vendemmia. Colonna sonora: La vendemmia dell’amore By Marie Laforet (perchè nei vigneti ci si innamora anche)