_ Clemente Russo, per quei pochi che non ti conoscessero, ci vuoi dire chi sei?
_ Sono un personaggio poliedrico, ho fatto un po’ di tutto e faccio ancora un po’ di tutto e, fortunatamente, questo che faccio mi riesce anche bene, senza mai dimenticare chi mi ha fatto diventare un campione popolare. Fra poco comincerò la qualificazioni per quella che spero sarà la mia quinta Olimpiade, cercando di raggiungere un World Guinness Record perché nessun pugile ha mai disputato cinque Olimpiadi
_ Pugile, uomo di spettacolo, attore, personaggio televisivo: chi ti rappresenta di più, fra questi?
_ Sono tutte esperienze che non ho mai fatto sul set, ma è l’ esperienza che mi porto dal ring sul palcoscenico, perché non c’ è una grande differenza fra l’ uno e l’ altro, l’ emozione e la tensione sono sempre le stesse e non puoi sbagliare in nessuno dei due casi perché sul ring, se sbagli, prendi i cazzotti e sul palcoscenico non puoi sbagliare perché la gente è pronta a criticarti.
_ Quando hai capito che il pugilato sarebbe stata la tua professione?
_ L’ ho capito subito perché ho avuto la fortuna di vincere immediatamente, quindi mi sono prefissato degli obiettivi a breve termine, guardando sempre lontano, capendo subito il percorso che dovevo raggiungere, determinati obiettivi, fortunatamente riuscendovi.
_ Numerosi gli allori che hai conquistato, dal bronzo agli Europei Juniores del 1998 alla medaglia d’ argento conquistata alle Olimpiadi di Londra nel 2012; in mezzo, altro argento a Pechino 2008 ed il titolo mondiale vinto nel 2011. Ma qual’ è il match che vorresti nuovamente combattere?
_ Su trecentocinquanta incontri vorrei ricombattere i quaranta in cui sono stato sconfitto. So accettare le sconfitte, però quei quaranta incontri li vorrei ridisputare.
_ Tornando in qualche modo alla domanda precedente, c’ è una trasmissione a cui vorresti nuovamente partecipare ed una, invece, alla quale, diresti “ no, grazie “?
_ Io mi diverto sempre quando lavoro nel mondo dello spettacolo. Al Grande Fratello c’ è stata una polemica quasi inesistente, io ero al centro di questa cosa, ma poi si è risolto tutto.
_ Prendendo spunto da una tua frase “ Il pugilato non è uno sport violento come pensano in molti ma al contrario aiuta a gestire la propria rabbia e a incanalarla verso una direzione positiva “. La pensi ancora così?
_ Assolutamente sì, lo penso sempre, lo dico ai giovani che il pugilato ci insegna il rispetto, la realtà, il rispetto delle regole, ci fa aiutare il prossimo. Anche in palestra, per quanto il pugilato sia uno sport individuale, ci si aiuta, c’è un rispetto reciproco.
_ Ultima domanda: come si vede Clemente Russo da qui a vent’ anni? Pugilato, spettacolo, famiglia a tempo pieno?
_ Il mio lavoro è quello di stare in palestra e di dare sempre tanto aiuto ai giovani, ma sicuramente non abbandonerò il mondo dello spettacolo.
Stefano Steve Bertini