Per una volta Aldo Grasso mi ha fatto ridere il che lo ritengo un evento che mi cambierà la vita nelle prossime ore. Stavolta ce l’aveva con Miss Italia e ha scritto esattamente tutto quello che da quando sono stato consapevole di questo concorso ho sempre pensato, forse mai detto. Secondo me però Grasso ha esagerato in qualche punto, tipo a dire che tutte e sessanta sembravano fatte geneticamente identiche.
Caro Aldo ti sbagli, sono i costumini di scena che danno questo effetto (quest’anno ricordavano molto la muta di wonder woman). Anche nei lager sembravano tutti identici ricordi? E’ l’abito in questo caso che fa il monaco. E mentre le starlette sfilavano dentro le loro salopettine di pelle hard il pubblico da casa si impressionava e piangendo miseria correva al telefono per votare una di loro. Per non parlare dei giornali locali che per tre mesi sono andati avanti con le varie selezioni: da miss ranocchia di Brolio a miss cinghiale del Calcione e giù titoli faraoinici per incoronare i successi di una chiappa e una coscia meglio di un altra. Aldo fa notare anche il cambio sede: da Salsomaggiore a Montecatini, ma c’è un motivo ed è proprio per agevolare le signorine negli stage post sfilata. Insomma in tempi di crisi nel mondo del lavoro Montecatini è una piazza migliore e ormai è arrivata l’ora del ricambio generazionale anche in quella professione. Frizzi ormai è diventata la marionetta guidata dal povero Mirigliani che viene scongelato una volta all’anno per fare da contrasto con la sua bruttezza alla normalità di queste Missine. E in tutto ciò si ostinano a far credere alla gente che vince la ragazza che ha un miglior rapporto bellezza/intelligenza. La cosa più intelligente che ho sentito dire in tutti questi anni è stata “sono emozionata, devo correre in bagno”. D’ora in avanti non mi stupirò se vicino al banco dei surgelati dell’esselunga troverò anche una di quelle povere ragazze con scritto “-30%: campione da Miss Italia”. E’ un rito, Miss Italia, al quale ho deciso che non parteciperò più. Colonna sonora: Sei bellissima By Loredana Berté