È stato indetto dal Comune di Cortona, in provincia di Arezzo, il Bando di Concorso Integrativo Anno 2011 “per la formazione della graduatoria inerente l’assegnazione in locazione semplice di alloggi di edilizia residenziale pubblica che si renderanno disponibili nel Comune di Cortona”. È, quindi, di nuovo possibile, per chi ne fosse interessato, fare domanda per essere inserito nelle graduatorie per accedere alle case popolari. Si tratta di un’opportunità estremamente importante in considerazione della crisi economica che sta aggravando il problema casa anche in Valdichiana.
La Lega Nord Toscana afferma la necessità e l’urgenza in tutta la nostra regione di rivedere e riesaminare tutti i singoli casi di assegnazione delle case popolari perché troppi “furbetti”, italiani e stranieri, si nascondono nelle residenze pubbliche e devono essere stanati per dare la casa a chi ne ha davvero bisogno.
Secondo Marco Casucci, responsabile del Carroccio della Valdichiana, «in Toscana la materia dell’Edilizia Residenziale Pubblica è disciplinata dalla Legge Regionale 96/96, approvata dal centrosinistra. Tale normativa, regolamenta anche le modalità di assegnazione degli alloggi pubblici basandosi sui calcoli delle dichiarazioni ISEE. Come dimostrano le statistiche, essa ha finora agevolato nella scalata alle graduatorie delle case popolari gli stranieri comunitari ed extracomunitari senza alcun radicamento nel nostro territorio, in particolare quelli con molti figli a carico. Di contro, tanti cittadini toscani, in fila da anni per ottenere un alloggio popolare, si sono visti e si vedranno ancora sorpassati da stranieri appena arrivati nella nostra regione. Sta montando sempre più – conclude – il malcontento di chi è nato o risiede da anni nei comuni toscani, ha pagato le tasse per costruire e far crescere la nostra comunità e non vede la valorizzazione dei propri sforzi».
Per il consigliere regionale Gian Luca Lazzeri, «l’articolo 5 comma della l.r. 96/96, alla lettera b) stabilisce che possono presentare la domanda “coloro che hanno residenza anagrafica o attività lavorativa nel Comune o nei Comuni cui si riferisce il bando di concorso […]”. La Lega Nord Toscana in Consiglio Regionale ha già presentato una proposta di legge volta a modificare tale lettera, stabilendo un vincolo temporale di residenza di almeno sette anni nella nostra regione. Se tale proposta venisse approvata, anche un cittadino di Milano non potrebbe venire a richiedere una casa popolare a Cortona se non residente in quest’ultimo comune da almeno sette anni. L’innalzamento degli anni di residenza in un determinato territorio per accedere all’edilizia residenziale pubblica di quella data terra è già stato riconosciuto nelle legislazioni regionali di Lombardia, Friuli Venezia Giulia e Piemonte. Anche l’attuale Governatore della Toscana, Enrico Rossi, in campagna elettorale, con chiari intenti propagandistici, aveva promesso di portare a cinque gli anni di residenza in Toscana necessari per presentare la domanda per accedere all’Edilizia Residenziale Pubblica, per poi naturalmente dimenticarsene».
Nel frattempo, la Lega Nord Valdichiana invita «tutti coloro che presenteranno la domanda per gli alloggi pubblici a Cortona e che, inevitabilmente si vedranno superati da stranieri dell’ultima ora, a denunciare questo razzismo alla rovescia di cui sono vittime e a ricordarsi di chi non mantiene le promesse elettorali.
La posizione della Lega Nord Toscana è chiara e può essere riassunta con il motto: “Prima di tutto i toscani”. Dove per ‘toscani’ – conclude il Carroccio della Valdichiana – non si intendono solo i cittadini italiani nati in Toscana, ma anche coloro che hanno deciso di mettere le proprie radici in Toscana e di contribuire attivamente al benessere della nostra regione»
[ndr: Francesca Basanieri, ‘Assessore alle Politiche Sociali e alla Sanità di Cortona, ha risposto a questo articolo]