di Fabio Comanducci
Ieri, giovedì 17 maggio, si è svolto, presso la sala civica di Terontola, un incontro con la cittadinanza per parlare della possibile fermata di un “Freccia Rossa” presso la stazione di Terontola.
Hanno preso la parola, tra gli altri, il Sindaco di Cortona, gli assessori dei trasporti delle due regioni direttamente interessate e cioè Toscana e Umbria. Intervento di particolare interesse si è dimostrato quello del prof. Maggi, docente presso l’Università di Siena, che ha posto l’attenzione sulla fattibilità teorica di ottenere una fermata del Freccia Rossa che parte di prima mattina da Perugia.
Ho assistito alla riunione fino alle 23,15, non so cosa sia stato detto dopo, ma fino a quel momento è emersa la buona volontà e il desiderio di avere questa fermata e che la Regione Umbria ha dovuto contribuire finanziariamente con Trenitalia per ottenere la partenza da Perugia di un Freccia Rossa.
Che dire? Sono un po’ perplesso … nel senso che, oltre la buona volontà, mi sembra (ma mi vorrei sbagliare) che di concreto non c’è niente. Non so se, dopo che me ne sono andato, Ceccarelli ha preso un impegno formale per, eventualmente, far stanziare il contributo che Trenitalia probabilmente chiederà per concedere la fermata, e ha delineato le azioni che vorrà intraprendere per ottenere il risultato.
Avere una fermata di un Freccia Rossa di primissima mattina a Terontola avvantaggerebbe molto i pendolari di lunga percorrenza verso Milano, un po’ meno il Turismo, soprattutto in entrata.
Il vero problema per me, relativamente alla stazione di Terontola e dei viaggi in ferrovia, non è tanto e solo la fermata del F.R., ma l’effettivo destino che avrà la stazione di Terontola. Una volta erano pochissimi o inesistenti i treni diretti a Perugia che non partivano da Terontola: Terontola quindi diventava uno snodo fondamentale per tutta l’Umbria provenienza nord. Fermavano i direttissimi o come si chiamavano i treni a lunga percorrenza, dando così l’opportunità anche ai cortonesi e turisti di usufruire di un ottimo servizio. La stazione aveva tutti i servizi necessari, sia di biglietteria che di sicurezza.
Ora le cose non stanno più così: la stazione ha una biglietteria a singhiozzo, non ho capito se hanno tolto la polizia ferroviaria e fermano tutti i treni sia a Camucia che a Terontola, anzi mi sembra di aver capito che c’è un treno che ferma a Camucia e non a Terontola.
Tutto ciò motivato dalla commercializzazione di un servizio unito alla giusta necessità di dare spazio all’alta velocità per fare, tra l’altro, concorrenza alle linee aeree tra Roma e Milano.
Non so se ieri sera, dopo le 23,15, l’Amministrazione comunale ha esposto la strategia che cerca di attuare in materia di trasporto per rotaie. Non so se ha dato priorità alla stazione di Terontola o Camucia, perché non si può sperare di ottenere dei migliori servizi di collegamento con Firenze o Roma per entrambe le stazioni. Terontola sembra la stazione preferibile per mantenerla di riferimento, per le motivazioni che ha addotto proprio ieri il Prof. Maggi, tra le quali la vicinanza a grandi arterie stradali quali la Siena Bettolle Perugia e l’autostrada A1, e per la conferma data da Ceccarelli in fatto di ammodernamento dei marciapiedi della stazione di Terontola che dovrebbero avvenire a breve.
Un fatto è certo: chi viene da Milano impiega meno tempo da Milano a Firenze che non da Firenze a Camucia/Terontola. Non sarà proprio così ma poco ci manca.
Già quando fu scelto di fare lo snodo della direttissima a Chiusi e ad Arezzo, si tagliò fuori Terontola e quindi Cortona. Si preferì il senese alla Valdichiana Aretina e a tutta l’Umbria.
Forse è il momento di iniziare, se non già fatto, a pensare di ottenere un riscatto per il nostro territorio.
Attendo eventuali chiarimenti e smentite
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