Alessandro Brilli, quarantenne, dirigente Cna e iscritto al Pd, è il nuovo capogruppo del centrosinistra al Comune di Chiusi. Si tratta del suo primo incarico politico, anche se “mastica” politica sempre e, per il suo lavoro, ha sempre avuto a che fare con le amministrazioni pubbliche. Si considera comunque un tecnico, non certo un politico, pur contando una forte esperienza a contatto con l’economia e le istituzioni. A cento giorni dall’insediamento, Brilli si sbilancia: “Mi sembra che ci sia un clima positivo – afferma – intorno alla giovanissima giunta e al sindaco, che non era scontato, specie dopo le polemiche della vigilia elettorale”.
Ma al di là dell’entusiasmo iniziale, cosa caratterizza il lavoro della nuova amministrazione?
L’agenda politica e i lavori consiliari vanno di pari passo con una cadenza ad oggi quasi quindicinale. Abbiamo affermato più volte che è la politica che si deve adeguare ai tempi e alle esigenze contemporanee e non il contrario. Per fare questo, il gruppo Centrosinistra per Chiusi si è dotato di metodi di lavoro che vogliono essere di stimolo e di aiuto all’azione amministrativa.
Un’azione che per adesso è apparsa abbastanza decisa…
C’è stata la volontà di riorganizzare la macchina comunale, di eliminare tempi di attesa per parlare con il sindaco o per contattare un assessore. E per segnalare un problema basta riempire la scheda disponibile nell’home-page del sito internet. Lo stesso front-office che dovrebbe rispondere a tutte le esigenze burocratiche mi sembra un bel passo in avanti. Ora occorre verificare la sua reale efficacia. Comunque sia, un altro bel segnale è il prolungamento dell’apertura di alcuni uffici al pubblico. Inoltre, è stata attivata una conferenza dei capiservizio, che prevede una verifica l’ultimo venerdì di ogni mese, alla presenza dell’assessore, ma anche del sindaco o del vicesindaco.
Finora si è parlato dei miglioramenti della “macchina” comunale. Ma cosa può dire degli altri progetti destinati ai cittadini?
Anche in questo caso, in breve tempo, sono stati date risposte significative. Si stanno sperimentando zone wi-fi, sono stati realizzati nuovi parcheggi, spazi verdi e giochi per bambini. Intendiamoci, certi risultati sono stati ottenuti perché l’amministrazione ha fatto tagli importanti e grossi sacrifici. Basti pensare che il sindaco ha rinunciato ad avere una sua segreteria, proprio per limare i costi, e che gli stipendi degli amministratori sono stati ridotti. Poi vorrei sottolineare la sensibilità dimostrata in campo sociale, con la realizzazione dei nuovi locali del terziere San Silvestro e la variante necessaria per dare una nuova struttura alla Misericordia. Stiamo molto tra i cittadini, ma non guardiamo solo al nostro orticello: stiamo sviluppando politiche di area, puntando sopratutto su Cortona e Montepulciano.
Al di là delle risposte che si possono dare nel breve, quale sarà la strategia per il futuro?
Occorre dare un messaggio “forte” ai cittadini, che sempre di più devono avere una meta, un obiettivo da raggiungere per superare il momento difficile. Il piano strutturale, sul quale sta fortemente lavorando il sindaco, sarà il progetto fondamentale per lo sviluppo di Chiusi per i prossimi vent’anni. C’è poi il turismo, ma anche in questo caso non bastano iniziative estemporanee: occorre un vero progetto sul quale abbiamo già iniziato a lavorare, che nasca dallo stretto contatto degli amministratori pubblici con le associazioni di categoria e tutti i cittadini interessati. In ogni caso le scelte fondamentali vanno il più possibile condivise per essere attuate pienamente. Nell’ultimo periodo i due gruppi di minoranza, pur nell’esercizio del normale ruolo di opposizione, hanno dimostrato di apprezzare alcune azioni amministrative. Speriamo che in futuro non prevalga la solita politica del sospetto creato ad arte su qualsiasi decisione, di un’azione mistificatoria sulla trasparenza della pubblica amministrazione.
Una strada non semplice comunque, pensando anche ai problemi economici.
Questa amministrazione deve fare molta attenzione ai problemi, inevitabili, di bilancio. Sarà sempre più difficile mantenere l’attuale livello di servizi, amministrare bene con minori risorse. Per questo la razionalità della gestione diventa un elemento determinante, come fare sistema, programmare con il tessuto sociale ed economico. Forse, se riusciamo ad essere da stimolo alle imprese, a darci obiettivi chiari, sarà anche più facile amministrare bene