Sono settimane difficili e complicate quelle che stanno vivendo i militanti del PD.
Dopo la sconfitta più bruciante per la storia della Sinistra Italiana ci aspettavamo un confronto
franco ed immediato sulle cause della sconfitta stessa e sulla necessità di una ripartenza quanto mai
necessaria anche in ottica delle prossime elezioni Amministrative.
In molti hanno salutato positivamente il passo indietro del Segretario Renzi e la nomina di Martina
come Reggente nell’ottica di una gestione collegiale del Partito e di apertura verso quel confronto
interno necessario come non mai.
La Direzione Nazionale, convocata subito dopo l’esito del voto del 4 marzo, ha sancito che il PD in
forza dei consensi ricevuti doveva stare all’opposizione. Decisione per molti versi non condivisibile
visto che per stare all’opposizione ci vuole un Governo in carica e ad oggi l’unico Governo che
conosciamo è quello di Paolo Gentiloni, non certamente un Governo ostile al quale opporci.
Per senso di responsabilità e di rispetto verso il Presidente Mattarella, l’Assemblea Nazionale che si
doveva tenere il 21 aprile scorso è stata rimandata. In molti di noi è nata la convinzione che, dopo
una prima fase in cui Lega e M5S parevano vicini ad un’intesa, adesso il PD poteva tornare
protagonista attraverso un’azione che ponesse al centro della discussione alcuni temi di carattere
economico e sociale così da verificare se l’apertura del M5S era solo strumentale e demagogica o
poggiava su una reale volontà di cambiamento.
Questa ipotesi doveva essere discussa nella Direzione convocata appositamente per il prossimo 4
maggio nella convinzione di molti che il bene del Paese viene prima di ogni altra cosa, che la Politica
non la si fa con rancore e permalosità ma con senso di responsabilità verso i Cittadini e le Istituzioni,
e che tutto questo avrebbe rilanciato il PD come forza politica indispensabile per la tenuta
democratica e sociale del Paese.
Noi auspichiamo che questa ipotesi possa essere ancora valida e che Maurizio Martina possa
ottenere il via libera dalla Direzione Nazionale.
Allo stesso tempo non possiamo condividere le modalità e la tempistica con le quali l’ex Segretario
Renzi è entrato nel dibattito politico in un momento che vede il Centrodestra forte dei successi in
Molise ed in Friuli Venezia Giulia e che un ipotetico prossimo ritorno alle urne vedrebbe il PD
sicuramente ridimensionato nei numeri e nel ruolo.
Circolo PD di Lucignano