I Ruzzi della conca di Chiusi scalo hanno superato in scioltezza i primi trent’anni di vita, ed ora tornano (dal 26 agosto all’8 settembre) con nuove prospettive. Prima fra tutte, la nascita annunciata dell’associazione delle Città del pallone con il bracciale, che dovrebbe far compiere il salto di qualità alla manifestazione sportiva principe del ricco calendario. Altro punto forte è rappresentato da Sbottegando.
Questa trentunesima edizione dei Ruzzi della conca sembra unire l’entusiasmo dei primi tempi al sapore di tradizione ormai consolidata, che sa di antico. Ed è legata al recente passato la palla al bracciale, con i giocatori caratterizzati dagli abiti stile inizi del secolo scorso, dotati di un artigianale maglio in legno che rimanda vagamente al tennis. “I Ruzzi – osserva il presidente del comitato organizzatore, don Antonio Canestri – ci consentono di fare comunità, di coltivare radici. Un aspetto fondamentale, questo, per un centro cresciuto in fretta, nel dopoguerra, caratterizzato da una continua immigrazione”.
Per la prima volta saranno tutte le contrade a gestire i vari stand in contemporanea, in uno spazio allestito nei pressi della stazione, aperto tutti i giorni. Confermati tutti i punti forti della festa, con ristorante, bar e spettacoli. Ci saranno le degustazioni guidate allo “speluzzico”, come la musica al pub, con al grande novità della zona wi-fi gratuita, in via sperimentale, allestita dal Comune. Poi, ovviamente, i vari tornei di palla al bracciale (per donne, giovanissimi e quello maschile), la corsa del maiale, i “ruzzini” destinati ai ragazzi. Di recente si è aggiunto Sbottegando, evento di “fine saldi” del centro commerciale naturale, con i negozi che scendono in strada, utilizzando eleganti banchetti, per gli ultimi affari di stagione. “Sbottegando – sottolinea il sindaco Stefano Scaramelli – è la dimostrazione di un centro commerciale che funziona, e di un tessuto imprenditoriale vivo, nonostante la crisi. Quanto ai Ruzzi, è una manifestazione che vede protagonisti tutti gli abitanti di Chiusi scalo, e che sta richiamando un’attenzione sempre maggiore all’esterno, di cui andiamo particolarmente fieri. È un punto di riferimento, insieme al patrimonio storico e al retaggio etrusco, su cui puntare per la promozione del nostro territorio”.
L’appuntamento parte OGGI venerdì 26 con la presentazione delle “conche” e degli altri trofei. Ricco il menù del ristorante, come le attrazioni dei vari stand. Alle 22.30 l’estrazione degli abbinamenti per la disfida del bracciale. Poi, l’indomani si farà sul serio: dopo la benedizione dei giocatori inizieranno le prime sfide del braccialino e del bracciale femminile e, a ruota, l’inizio del torneo maschile. Si andrà avanti così, per una decina di giorni, tra divertimenti, sfottò e tanta ironia, se non autoironia. Del resto la conca intesa come premio, sta anche per la valle dove è collocato Chiusi scalo. I ruzzi, poi, non sono altro che il sinonimo dialettale di gioco per divertire e divertirsi. A Chiusi ne hanno tutta l’intenzione