“Presentare insieme i due spettacoli perché le tragedie sono tali per tutti e non hanno gradi di dimensione umana diversi. Il messaggio che vogliamo dare a tutti e in particolare agli studenti ai quali sono rivolti gli spettacoli è quello che non si perda la memoria e che non si ritenga che non ci siano tragedie che meritano meno rispetto di altre. Le vicende devono essere prese in esame per quello che sono scevre da ogni pregiudizio e strumentalizzazione. Il nostro scopo è fornire gli strumenti per capire e nel contempo preservare la memoria della storia”. Così Massimiliano Lachi, assessore alla Cultura, durante la presentazione degli spettacoli organizzati in collaborazione con Officine della Cultura in programma i prossimi 31 gennaio e 15 febbraio sempre al Teatro Spina.
“Entrambi gli spettacoli sono incentrati sul racconto degli eventi che hanno segnato il 900. Le musiche tradizionali ebraiche diventano le co-protagoniste insieme alla voce narrante di ‘Patrilineare’ racconto scritto e interpretato da Enrico Fink, in programma il 31 gennaio alle ore 11, e poi c’è Diego Zandel con il suo libro dal titolo ‘I testimoni muti. Le foibe, l’esodo, i pregiudizi’, spettacolo in programma il 15 febbraio alle ore 10.30 dove i ricordi personali di un bimbo nato e cresciuto in un campo di concentramento diventano storia collettiva” dichiarano Massimo Ferri e Gianni Micheli di Officine della Cultura.