Scopriamo con grande sorpresa che la Regione Toscana, nonostante le reiterate litanie contro i tagli, si scopre ricca a tal punto da poter mettere una consistente e lauta pezza al buco di bilancio del Comune di Castiglion Fiorentino. Si sa, il soccorso rosso funziona e così, come nelle migliori famiglie ‘post-sovietiche’, pare che il ‘grande fratello’ targato PD aiuti la Giunta dei ‘compagni che sbagliano’ e rilevi un immobile così da evitare, o forse solo rimandare, il collasso finanziario.
Speriamo che le notizie in merito all’intervento della Regione siano infondate anche perché immaginiamo che la Regione abbia altro a cui pensare e soprattutto troveremmo del tutto assurdo e gravissimo che la Regione adotti finanziariamente i Comuni ‘amici’ penalizzando la comunità toscana e i tanti sindaci virtuosi specialmente in tempo di crisi. Se proprio la Regione ha fondi da dedicare ai Comuni allora dia un sostegno al Comune di Arezzo per la riqualificazione di Casa Vasari o ai tanti altri Comuni, magari montani e periferici della Provincia, che da sempre fanno buone cose con non eccessive risorse, e spesso senza aiuto alcuno dalla Regione. Va da sé che viste le difficoltà espresse da ultimo, anche la Provincia potrebbe accedere a qualche ‘prestito o ‘aiutino’ politico-finanziario da parte della Regione. Speriamo che,al di là dell’appartenenza politica, dagli amministratori della Provincia di Arezzo arrivi un chiaro invito alla Regione affinché non si immischi nella vicenda castiglionese con scelte finanziarie che hanno il sapore provocatorio di uno strapotere della sinistra capace di far pagare a tutti i fallimenti dei propri Sindaci e amministratori. Se qualcuno in questi mesi di polemiche cerca un caso emblematico per dimostrare che cosa intendiamo con l’espressione ‘pagine di brutta politica’ di certo avrà in Castiglion Fiorentino e nella vicenda Brandi un chiaro esempio e pensiamo che davvero basti così. E poi della vicenda con finanziamenti diretti della Regione per un acquisto immobiliare sarebbe opportuno e necessario verificare con quali atti e secondo quali procedure pubbliche si intenda provvedere, ricordando la delicatezza della rigorosa disciplina in materia di bilancio, di vendita di beni pubblici e di impiego di denari pubblici in situazioni di eventuale dissesto.
Maurizio D’Ettore – Paolo Enrico Ammirati – Stefano Mugnai – Lucia Tanti (PdL)