Per la prima volta in Toscana, sarà montato lo Chapiteau della compagnia circense belga che alle acrobazie unisce l’impegno ambientale Si terrà dal 24 al 30 agosto la XII edizione di Visioni paesaggi d’arte con vedute di teatro, uno dei festival storici della provincia di Arezzo. Viaggiando, come da tradizione, in vari luoghi della Val di Chiana, quest’anno il festival presenta però qualche novità interessante: teatro ad alto contenuto ecologico, sembra essere questa l’idea portante dell’edizione 2011 che vede la partecipazione del primo eco-circo a emissioni zero della compagnia circense belga El Grito con la prima tappa toscana del loro tour europeo; e poi spettacoli, incontri, visite guidate nel Sentiero della Bonifica, lungo il Canale Maestro della Chiana.
Occasioni, entrambe, per parlare di ‘impatto zero’, sviluppo sostenibile, acqua, agricoltura e, più in generale, di come abitare con saggezza la Terra. Come di consueto, non mancaranno gli spettacoli nelle piazze della Val di Chiana: a Civitella (piazza don Alcide Lazzeri) e Foiano (piazza Collegiata e piazza Cavour).
PRIMO CIRCO AD “EMISSIONI ZERO”, UN PROGETTO CO-PRODOTTO DAL FESTIVAL:
Un progetto di forestazione in Italia compenserà le emissioni di gas serra relative ai consumi energetici, agli spostamenti dello staff e del materiale nonché degli spettatori degli spettacoli che El Grito Contemporary Circus terrà in varie località europee. La distanza media che percorrerà lo staff in ogni spostamento è stimata intorno ai 200 km. Sono previsti quattro spettacoli a festival con un consumo energetico pari a 40kWh/serata e una media di 200 spettattori per ogni esibizione. Aderendo al progetto di forestazione di AzzeroCO2, il circo compenserà emissioni pari alle 13 tonnellate di CO2 prodotte dai 40 spettacoli in programma. AzzeroCO2 rilascerà al circo il proprio marchio che attesterà che le attività di El Grito saranno a zero emissioni per la durata degli eventi. Un esempio di impegno ambientale che si unisce alle acrobazie. La compagnia El Grito arriva da Bruxelles e nasce dall’unione tra l’uruguaiana Fabiana Ruiz Diaz e l’italiano Giacomo Costantini. I loro spettacoli non mancano mai di stupire il pubblico con questo linguaggio poetico, non verbale, che utilizza il corpo o la musica per esprimersi in una sorta di intreccio armonico tra danza contemporanea, poesia, tecniche circensi e musica sperimentale che segna una nuova rotta del circo contemporaneo.
Gli spettacoli di El Grito, si terranno all’interno di uno Chapiteau (teatro-tenda), che sarà montato a Pieve al Toppo (Centro sportivo M. Nocciolini) e che ospiterà, per 4 giorni, anche altri artisti del festival. Il progetto dello Chapiteau-El Grito Contemporary Circus nasce proprio dalla necessità di creare uno spazio culturale protetto, libero ed autonomo: una tensostruttura dove produrre e diffondere le proprie opere, ma che può diventare una sorta di residenza nomade per altri artisti e compagnie trasformandosi così in contenitore di sperimentazione e open-stage di attività culturali ed artistiche. Proprio come succederà il 24 agosto quando lo Chapiteau ospiterà un evento unico organizzato dall’Associazione Sosta Palmizi/progetto artisti associati 2011: Sosta in tenda (ore 21.45), con angeli sfilanti, balletti sfrondati, improvvise follie, allegrie futuriste…