Dalla lettura del trattato di alta finanza reso noto dal Sindaco Cesarini mediante lettera ai suoi concittadini, viene ancora da chiedersi quale trasparenza e presa di posizione venga assunta dalla nuova Amministrazione.
Quello che appare evidente è che gli Amministratori non intendono minimamente mollare la seggiola regalata da chi ancora non sapeva, da chi si illudeva che quanto denunciato dall’opposizione non fosse vero. Ma i cittadini più accorti, più responsabili cominciano adesso a intravedere la fine dell’incantesimo.
E’ un continuo arrampicarsi sugli specchi da parte degli Amministratori, dalle mura del Comune fuoriesce una boccata di ottimismo per i finanziamenti devoluti dal governo ai Comuni in difficoltà, anche se non sufficienti a risanare il debito regresso maturato.
E’ intenzione del Sindaco Cesarini procedere lentamente, impegnare il finanziamento ministeriale tre mesi per tre mesi, nascondere le difficoltà e non ammettere che, a breve, arriverà il giorno in cui la bombola di ossigeno terminerà e che, di nuovo, si ritroverà nella condizione di non poter pagare i servizi primari e i suoi creditori. Ma chi si accontenta gode, sta di certo che Cesarini mostra di non avere a cuore né Castiglioni per l’immagine negativa che continua a procurare, né i suoi concittadini che vedono aggravarsi il debito ogni giorno di più. Cesarini pensa di procedere portando in Consiglio solo il bilancio di previsione 2011, in quanto incapace a chiudere il consultivo 2010, come lui stesso ha ammesso per” l’impossibilità di quantificare i debiti fuori bilancio”. Ma come è possibile prevedere i nuovi impegni di spesa, senza conoscere i debiti regressi? Come è possibile pensare al futuro, senza conoscere le strategie per risanare il passato? I nuovi finanziamenti di cui potrà, a nostro parere, ingiustamente usufruire, serviranno per la normale amministrazione, ma non per ammortizzare le spese avulse fatte dall’ex Sindaco e da lui stesso come Assessore alle Finanze. Cesarini non può dire di aver scoperto la “voragine” dopo un mese dalla sua elezione, perché altrimenti siamo costretti a chiedere all’amato Sindaco, dove lui fosse in questi anni. Quanto credito, inoltre, è possibile dare alla sua lettera di scuse, quando dichiara che esiste un importo passivo di circa 4.000.000 senza la dovuta copertura finanziaria e l’impegno di spesa? Non è forse una vergogna pensare di poter risanare con la vendita del Santa Chiara, Foro Boario e Macelli? Noi cittadini vorremmo ricordare all’attento Cesarini che, vendere per investire potrebbe anche andare bene, ma vendere per pagare i debiti certamente no. il Sindaco nella sua lettera si dice sorpreso, ma i cittadini lo sono ancora di più, il Sindaco parla di 29.000.000 di euro, spesi nelle opere pubbliche, ma i cittadini vogliamo sapere, dove siano andati a finire i soldi della vendita degli immobili dell’Ente Schiatti, Palazzo Comunale e Margaritone, i soldi non girati all’AISA , oggetto dell’ultima ingiunzione e le ingenti cifre derivanti dagli oneri di urbanizzazione, senza contare l’accensione dei mutui. Adesso si pensa di avviare un programma di controllo sulle eventuali evasioni dell’ ICI, TARSU ed altri tributi, ma quanto pensano di recuperare dai responsabili delle unità operative che, certamente vorranno lavorare in piena trasparenza e legalità? Non rimane che attendere l’intervento della Magistratura per una migliore tutela dei cittadini, perché riteniamo giusto che, chi ha sbagliato debba pagare, chi ha speso soldi non propri debba restituirli e che, nei confronti di chi, ha commesso abusi di programmazione di bilancio, si debba procedere con le relative punizioni e non con le nomine “ESTRA” come recentemente abbiamo assistito. Se, Paolo Brandi, come afferma Brunacci “è l’eroe della seconda repubblica che si è fatto benvolere spendendo soldi degli altri che gli altri non avevano”, Enrico Cesarini non è a meno, vuoi per tacita imitazione, vuoi per obbedienza di partito.
Lista civica Cittadini in Comune Devoti – Caporali.