Entra nel vivo domani (sabato) a Chiusi l’arfestival Orizzonti, diretto da Manfredi Rutelli. Tre gli appuntamenti in programma, che coincidono con il lancio in via sperimentale della connettività wi-fi in piazza duomo. Proprio qui, alle 21.15, andrà in scena uno spettacolo agro-dolce di parole e musica, dal titolo Gente in attesa – Il precario e il professore, di Piero Sidoti, con la partecipazione straordinaria di Giuseppe Battiston. Si comincia comunque alle 18.30, lungo il sentiero della Bonifica, con la fiaba itinerante Il Clanis e la palude che ricostruisce le vicende storiche di quest’area di confine legata all’acqua.
Partenza alla località Cabina. In chiusura, alle 23, concerto al chiostro di San Francesco con Baldazzi Masini e Paik. Il trio presenta cover con riarrangiamenti dai Dire Straits, Cat Stevens, Bob Dylan e De André.
Il “piatto forte” della serata è una galleria di persone anonime che stazionano nell’incertezza e aspettano che arrivi prima o poi il loro momento. Protagonisti personaggi defilati, rimossi, disattesi: la prostituta del brano Venere nera, un vecchio ballerino in disarmo, un acrobata, un prigioniero, un musicista, un giovane precario a vita; gente comune che sopravvive ai margini, e in quelle periferie dell’animo e della società affina una propria sensibilità, in grado di rubare alla quotidianità attimi unici di emozioni e pensieri. Ci si barcamena nella giungla di contratti a progetto e lavoretti a termine, per una condizione permanente di sottoccupazione temporanea e disoccupazione affettiva. Fra un brano e l’altro si fa spazio lo “scafato” professore di matematica del liceo, vecchio sessantottino che invita un ex-studente a “surfare” sulla vita, a stare a galla, dribblare gli ostacoli e a prendere le cose con astuzia. Un modo per spegnere a poco a poco il sogno dei grandi orizzonti e piegarsi al piccolo cabotaggio della navigazione sotto costa.
Altro tipo di navigazione, tutta virtuale, è al lago con una “fiaba storica” di e con Alessandro Manzini: si parte dalle esperienze etrusche e romane per arrivare agli interventi idraulici del 1600 e 1700 e al concordato tra Pietro Leopoldo e Papa Pio VI che diede inizio alla bonifica. Protagonista è un fiume che non sa scegliere tra l’Arno e il Tevere. Il Clanis diventa addirittura navigabile, ma con il disfacimento dell’Impero romano e per tutto il medioevo viene lasciato a se stesso. La palude è l’antagonista della fiaba, il cattivo, sporco e malarico (sebbene su di essa si sviluppi per secoli un’economia palustre piuttosto fiorente) che deve essere sconfitto con la bonifica. Il finale è un geniale colpo di teatro grazie al quale il piccolo Clanis, proprio grazie alla sua incertezza, sarà ricordato per aver compiuto qualcosa di straordinario: il fenomeno dell’inversione della Chiana.
Quanto al wi-fi, trattandosi di una sperimentazione al momento, la connettività è disponibile solo nei dintorni del duomo e per un numero limitato di accessi concorrenti. Chi vuole, comunque, può contribuire alle prove accedendo alla rete wireless chiusipromozione. Per poter accedere è sufficiente dotarsi di dispositivi wireless impostati in ottenimento automatico di indirizzi e dns. Per ulteriori informazioni, è possibile contattare il responsabile del centro elaborazione dati del Comune, Enzo Sorbera (ced@comune.chiusi.si.it).