Il compassato Sindaco Cesarini, con un apprezzabile stile britannico, in data odierna dopo essersi scusato con gli amati cittadini di Castiglion Fiorentino per il prolungato silenzio, ha deciso di spiegare la situazione finanziaria del nostro Comune. Lo fa ora che finalmente dispone di numerose informazioni necessarie per fare chiarezza e lo fa ora che finalmente si può dare importanza ai numeri veri. Tralasciamo per un giorno quindi la disperazione delle mamme licenziate, la chiusura delle mense degli asili,i dipendenti comunali alle prese con la restituzione di soldi non richiesti, il default del Comune e concentriamoci sui numeri del Sindaco.
Dalle scarne giustificazioni di Cesarini emerge subito che la voragine contabile è superiore ad ogni più fervida immaginazione
Emerge un complesso di spese contabilizzate alle partite di giro per € 3.778.021,00 che mettono in luce, per contro, una probabile quota di spese senza copertura precedenti al quinquennio 2005-2010.
Come noto a Castiglioni governava la sinistra anche prima del 2005. Complimenti.
Le stesse giustificazioni su errori contabili appaiono paradossali e sopratutto smentite clamorosamente dal servizio Ispettivo della Ragioneria Generale dello Stato che statuisce che a Castiglion Fiorentino venivano fatte spese tra le più disparate senza la corrispondente copertura di bilancio.
La cosa più rilevante delle giustificazioni di Cesarini è senz’altro l’ammissione di debiti fuori bilancio. Debiti derivanti da “un complesso di fatture di fornitori di beni e servizi per un elevato importo in corso di definizione, non coperto da relativo stanziamento”. Quindi si ammette candidamente che la situazione è peggiore, proprio perchè ancora non si è in grado di valutare i debiti fuori bilancio e la revisione dei residui passivi e attivi per poter quantificare il disavanzo dell’Ente.
Poveri creditori!
Cesarini deve riconoscere i debiti fuori bilancio ex art. 194 TUEL e l’atto Consiliare di riconoscimento deve essere inviato alla Procura Regionale della Corte dei Conti per la eventuale emersione di responsabilità.
Cesarini poi propone un programma di controllo per la lotta all’evasione ICI e TARSU. Il programma ovviamente è tardivo e attivato solo dalla necessità di reperire mezzi finanziari per ripianare il disavanzo. Ma perchè prima delle elezioni non potevate farlo? Ma sapete o no che la vostra inattività accertativa degli anni pregressi comporterà un ulteriore danno erariale a causa della decadenza di parte dei futuri controlli?
Il Sindaco poi conclude con il botto finale: venderò immobili del Comune, (immobili non strumentali ci mancherebbe altro).
Questa parte permettetemi di non commentarla.
Più passano i giorni e più mi convinco che tutto questo non è giusto.
Più passano i giorni e più mi convinco che debbano pagare di tasca loro!”
Avvocato Domenico Nucci
Capogruppo Prima Castiglioni