Finalmente il Sindaco ha scritto. A due mesi e mezzo dalla sua elezione, avvenuta con una percentuale di suffragi superiore alle previsioni, Enrico Cesarini ha rotto gli indugi dichiarando pubblicamente lo stato dell’arte economico-finanziaria del Comune e offrendo quindi ai suoi cittadini quel quadro generale che da tempo gli veniva chiesto a gran voce. Si tratta però, a leggerlo bene, di un documento che fa formale chiarezza su quanto successo, ma lascia aperto il dubbio sulle scelte future. Qualcuno potrebbe vederlo quindi come un documento interlocutorio. E in effetti la risposta alla grande domanda “si può recuperare?” resta aperta. Ma vediamo di analizzare attentamente la “lettera” del Sindaco ai suoi concittadini.
I punti essenziali emersi dalla ricostruzione del Sindaco sono tre:
– Il primo è che il Comune ha inserito nel conto terzi, in modo presumibilmente erroneo, nel quinquennio 2005-2010 3milioni e 770mila euro. Stessa cosa potrebbe essere capitata anche prima, dice Cesarini, ma non è stata oggetto di controllo. L’errore ha indotto una serie di conseguenze a catena. La soluzione del conto terzi però è andata “a fin di bene“, alimentando un sistema di opere pubbliche e servizi che ha funzionato e ha avuto ricadute positive sul territorio, le aziende, le famiglie.
Tutto questo, peraltro, era stato anticipato anche prima delle elezioni, in una conferenza stampa indetta nei giorni in cui era uscita la notizia della Relazione Ministeriale (qui il nostro articolo)
– Il secondo punto riguarda tutto il resto, che va aggiunto a quanto sopra: fatture di fornitori di beni e servizi per un importo ancora da definire, ma che il Sindaco definisce “elevato”, non coperte da stanziamento di previsione né da impegno di spesa. Una realtà emersa progressivamente negli ultimi mesi, in particolar modo dopo le elezioni. Si tratta di debiti fuori bilancio da aggiungere al tutto, insieme al conto dei residui attivi e passivi al 31 dicembre 2010, conto ancora in corso.
– Il terzo punto, quello che ci fa ben sperare, è nel finale, quando Cesarini indicando beni immobili non strumentali di proprietà comunale, partecipazioni societarie non strategiche e soprattutto controllo sull’evasione ICI e TARSU sembra indicare una via d’uscita possibile, in cui ritrovare risorse. Una via alla quale ovviamente, viste le cifre, si dovrà combinare anche dell’altro.
Se così fosse Cesarini potrebbe rivelarsi epigono del suo omonimo calcistico, quello che segnava sempre in extremis risolvendo partite per niente semplici. In questo caso il 90° è il 31 Agosto, termine per l’approvazione del bilancio di previsione 2011. Staremo a vedere.