Ad una settimana dalla breve ma significativa cerimonia della riapertura della struttura l’assessore alle Politiche Sociali del Comune di Castiglion Fiorentino, Silvia Del Giudice, ritorna sull’argomento che rappresenta un traguardo molto importante sia per l’amministrazione comunale che ha portato a termine uno degli obiettivi prefissati durante la campagna elettorale che per l’intera comunità castiglionese che si riappropria di un bene prezioso anche per un sostegno economico locale.
1. Da oggi, cosa cambia per gli utenti della mensa ?
I pasti serviti fino ad oggi sono stati sempre caratterizzati da un’altissima qualità. E’ indubbio, però, che aggiungere a questo standard qualitativo anche l’enorme rapidità con cui vengono ora serviti, evitando così le lunghe permanenze del cibo nei porta-vivande durante il trasporto, la loro qualità e fruibilità aumenta enormemente.
2. Come si presentava la cucina vista l’inutilità di tutti questi anni ?
A parte gli ovvi controlli per il riavvio delle strumentazioni, i locali dotati di una pregevole ed ingente attrezzatura di grande qualità hanno certamente richiesto di un lungo lavoro di ripulitura dovuto all’inutilizzo prolungato di circa 6 anni. Quando si sono riaccese le luci è stata, quindi, una grande soddisfazione per tutti. In primis per tutta la cittadinanza castiglionese che si è riappropriata di un bene acquistato con i soldi della comunità.
3. La riapertura della cucina comunale avrà ricaduta sul territorio ?
La cucina produce attualmente circa 61.600 pasti all’anno ma la sua potenzialità è molto maggiore. Pertanto sono certa che nel tempo si potranno verificare, data la grande potenzialità in termini produttivi della struttura, ulteriori prospettive lavorative. Ad avvalorare questa tesi si sono, infatti, aperti nuovi canali di rifornimento delle materie prime in loco.