Jenson Button (McLaren) ha festeggiato le 200 gare in F1 in Ungheria con il secondo successo stagionale. Il 31enne britannico che evidentemente nelle situazioni incasinate ci sguazza, beffa tutti cogliendo l’undicesimo successo in carriera. Button ha preceduto Sebastian Vettel di qualche secondo (il tedeschino continua a fregarsi le mani perché in fondo il mondiale resta blindatissimo a suo favore) ed il ferrarista Fernando Alonso, da quattro gare sul podio.
Ecco le fasi salienti della corsa.
PARTENZA – La pista è umida, bagnata in alcuni tratti visto lo scroscio d’acqua che si è abbattuto sulla pista qualche minuto prima della gara. Le temperature sono bassine: 18° quella dell’asfalto, 17° quella dell’aria. Tutti i teams partono con le intermedie. L’Hungaroring, la pista che richiede molto carico e molto grip meccanico, ha lanciato la sua sfida.
1/70 – Al via scatta bene Vettel dalla pole mentre Hamilton e Button cominciano a darsele di santa ragione, la ragione di quelli che sembrano avere una macchina nata per l’Hungaroring. Ferrari-marmittone: Alonso e Massa perdono le posizioni a vantaggio del duo della Mercedes, Rosberg-Schumy.
2/70 – Alonso non ci sta, non può perdere troppo tempo dietro Schumacher. Ed ecco il sorpasso che ricaccia il Kaiser in sesta posizione.
3/70 – Ad Alonso fumano le palle. Lo spagnolo senza perdere troppo tempo si sbarazza anche di Rosberg mentre Vettel ed Hamilton si marcano stretti. Lo struscio tra i due lasciava presagire chissà quale futura battaglia che poi non c’è stata…
4/70 – Nella foga di rimontare, Alonso va largo, perde la traiettoria e Rosberg lo risorpassa.
5/70 – Hamilton, dopo qualche giro di studio, sorpassa Vettel.
7/70 – Alonso pecoreccio per la seconda volta: lo spagnolo arriva ancora lungo e stavolta perde la posizione su Massa che però viene subito risuperato (probabilmente avrà anche alzato il piedino un pochettino….). La pista intanto va asciugandosi ed Hamilton vola.
8/70 – Numero di Massa: il brasiliano va in testacoda e accarezza le barriere con il posteriore della sua macchina. Il profilo laterale dell’ala posteriore viene mangiucchiato ma la struttura resta funzionante seppur meno efficace.
9/70 – Alonso risorpassa in fondo al rettilineo Rosberg.
11/70 – Webber è il primo ad aprire le danze dei pit stop. Lo imitano Massa, Petrov (LRGP), e Barrichello (Williams).
12/70 – Pit stop anche per: Button e Di Resta (Force India).
13/70 – Cambio gomme per Hamilton e Vettel. Pit stop anche per Fernando Alonso. Lo spagnolo impiegherà per il cambio gomme circa 5 secondi costretto a trattenersi sulla piazzuola per evitare la collisione con Rosberg. Schumacher per la prima volta dal Giappone 2006 resta alla guida di un GP per pochi secondi.
14/70 – il ‘Paracarro’ comincia a svegliarsi: ecco il sorpasso su Vettel. Webber, con le gomme già in temperatura, sorpassa Alonso.
15/50 – Maldonado (Williams) viene investigato per eccesso di velocità sulla pit lane.
16/70 – Anche Kovalainen (Team Lotus) finisce indagato per essere rientrato in pista senza rispettare le norme di sicurezza. Ma non verrà sanzionato.
18/70 – Alonso, con le gomme caldine, torna su Webber.
20/70 – Continua il perenne calvario di Trulli costretto al ritiro per perdita d’olio.
25/70 – La LRGP di Heidfeld finisce arrosto a bordo pista subito dopo il cambio gomme. Fiamme si sprigionano dalla parte sinistra della monoposto. Nessuna conseguenza per il pilota tedesco.
26/70 – Pit stop per Hamilton, (4°), Alonso (5°) e Felipe Massa.
27/70 – Dopo la sosta, Hamilton rientra dietro Button e Vettel.
28/70 – Pit stop per Button, Sutil, Rosberg e Di Resta. Schumacher si ritira.
29/70 – Pit stop per Vettel.
33/70 – Drive through per Perez (Sauber): il messicano aveva superato in regime di bandiere gialle.
34/70 – Alonso è incollato agli scarichi di Webber mentre Hamilton e Vettel sembrano poter fare gara a sé.
37/70 – Sosta per il cambio gomme per Alonso.
40/70 – Pit stop per Webber. Qualche ‘scienziato’ della Rai ipotizzava che l’australiano sarebbe potuto arrivare in fondo alla gara con queste gomme.
41/70 – Pit stop anche per Hamilton e Massa.
42/70 – Un fiume in piena di soste. Adesso tocca ancora a Vettel, Button, Hamilton e Alonso.
44/70 – Massa cattivo si sbarazza di Alguersuari (Toro Rosso) ed è 7°.
45/70 – Alonso, che con le gomme montate appena 3 giri prima stava faticando tantissimo, viene ‘fucilato’ da Vettel con facilità.
46/70 – Si entra nel vivo della gara. Hamilton conduce su Button mentre Vettel è a pochissimi secondi.
47/70 – Complice anche la pioggerella abbattutasi (e nemmeno su tutto il tracciato), Hamilton perde il controllo e finisce in testacoda. Ripartendo sembra mettere in pericolo una Force India che stava sopraggiungendo. Intanto Button ringrazia e gli frega il comando della gara.
48/70 – Ancora un cambio gomme per Alonso.
50/70 – Massa si libera di Rosberg.
51/70 – Numero di alta scuola per D’Ambrosio (Virgin) che sulla corsia dei box arriva in mezzo testacoda sulla sua piazzuola.
52/70 – Fuochi d’artificio in casa McLaren. Button sbaglia ed Hamilton lo castiga. I due campioni del mondo lottano ferocemente. Sul rettilineo Button si riprende ciò che aveva perso ma Hamilton non è un tipo che molla facilmente. Anzi. Ed il controsorpasso è cosa fatta.
53/50 – Hamilton però à csotretto a cedere la leadership con la sosta. Rientrerà davanti ad Alonso alle spalle di Button e Vettel.
54/70 – Pit stop per Webber. Alonso sbriciola Hamilton con un sorpasso di alta scuola. Il ricamo è di alta sartoria.
55/70 – Hamilton effettua il cambio gomme. Al comando della gara sono adesso Button, Vettel e Alonso.
57/70 – Hamilton sconta il drive through comminatogli per la manovra di ripartenza non sicura dopo il testacoda. Rientrerà in pista al sesto posto.
58/70 – Con le gomme fresche, Webber si sbarazza facilmente di Massa. Hamilton di lì a poco lo imiterà.
59/70 – Alonso forse preda di un calo di zuccheri finisce in testacoda, perdendo secondi preziosi. Lo spagnolo ha comunque circa 30 secondi di vantaggio su Webber. Pit stop per Massa.
60/70 – Ritiro per Kovalainen.
62/70 – Nelle retrovie, Alguersuari finisce in testacoda dopo un contattino con Alguersuari. Il giapponese con le gomme usuratissime aveva appena subito il sorpasso di Buemi.
64/70 – Kobayashi deve cedere la posizione anche a Rosberg e Alguersuari. Hamilton spolpa Webber ed è quarto, suo risultato finale.
68/70 – Le posizioni sono congelate. Alonso recupera molti decimi al giro a Vettel ma il divario resta notevole ed il GP sta terminando.
69/70 – Webber si fa sotto con Hamilton ma il GP è praticamente finito.
70/70 – Vince Button davanti a Vettel ed Alonso. Quarto posto per Hamilton, quinto per Webber. Completano la top ten: Massa, Di Resta, Buemi, Rosberg, Alguersuari.
Conclusione.
Dunque Jenson Button ha vinto il GP dai 1000 pit stop. Ma il suo successo non scalfisce di un niente il bunker che Vettel si è costruito nella prima parte della stagione. Con il secondo posto di oggi il tedesco (234 punti) ha ampliato il suo margine sul secondo Webber (149) e su tutti gli altri. Il matematico successo arriverà a breve.
Sulla Ferrari possiamo dire che ancora c’è da lavorare perché il livello non è lo stesso di McLaren-Red Bull. E oggi anche Alonso, che comunque non ha più nulla da perdere, qualche errore di troppo lo ha commesso.
Adesso la pausa estiva. Si tornerà in pista a fine agosto con il GP del Belgio a Spa