Mercoledì 27 luglio l’assessore alle politiche sociali, alla sanità e alla pubblica istruzione di Castiglion Fiorentino Angela Lucini ha pubblicato «per amore della verità» un comunicato che mi riguarda nel sito www.valdichianaoggi.it. Anch’io amo la verità e, dunque, ora rispondo a quel comunicato.
Punto primo. L’assessore Lucini mi chiede dove io sia stato negli ultimi dieci anni. È una domanda che alcuni suoi colleghi mi hanno già rivolto, ma forse, quando ho risposto, l’assessore Lucini era distratta.
Ripeto allora ciò che ho già detto: in questi ultimi dieci anni ho partecipato alla vita di Castiglion Fiorentino nelle file del Partito Democratico. Sarò più chiaro. Nel primo quinquennio sono stato assessore ai lavori pubblici all’interno di una giunta che deve aver lavorato bene se è vero che il Partito Democratico, alle successive elezioni, ha ottenuto una riconferma con il 68% delle preferenze. Negli ultimi cinque anni sono stato invece consigliere comunale e, con il dottor Gabriele Falco, ho assistito come uditore alle sedute della commissione urbanistica. Come molti sanno, gli uditori non hanno diritto di voto: l’assessore Lucini dovrebbe spiegarmi quindi come potessi prendere decisioni sulle questioni che ha sollevato senza poter esprimere alcun voto in merito. Forse, quando le è stato illustrato il funzionamento degli apparati politici che regolano la vita di un comune, l’assessore Lucini era distratta.
Punto secondo. L’assessore Lucini mi chiede di dar conto della mia passata attività professionale. Sono certo che i cittadini di Castiglion Fiorentino conoscano bene i modi in cui ho svolto il mio lavoro nel corso degli anni e sono altrettanto certo che siano noti i modi in cui l’assessore Lucini ha svolto il suo. Forse, oltre a distrarsi, l’assessore Lucini non riflette abbastanza prima di muovere accuse.
Punto terzo. L’assessore Lucini mi chiede la ragione per cui mi sono opposto con tanto ardore alla possibilità di convertire lo zuccherificio in una centrale a biomasse per la produzione di energia elettrica. È sufficiente che consideri il consenso riscosso dal movimento che mi ha candidato come sindaco per capire quanto il problema stia a cuore ai Castiglionesi, un consenso che ha fatto perdere al Partito Democratico la maggioranza assoluta in paese. Forse, oltre a distrarsi e a non riflettere a sufficienza, l’assessore Lucini dovrebbe fare due conti.
Concludo con una domanda. Voglio chiedere all’assessore Lucini se, prima delle ultime elezioni, fosse a conoscenza della situazione economica in cui versava Castiglion Fiorentino e, se ne era a conoscenza, con quale coraggio si è presentata agli elettori sostenendo un programma che sapeva di non poter rispettare.
Questa è la mia risposta al comunicato scritto, o almeno firmato, dall’assessore Lucini.
Ugo Caporali