Mi è stata comunicata oggi l’informativa che alcuni funzionari del Comune sono stati raggiunti da un invito a dedurre inviato dalla Corte dei Conti riguardo specifici affidamenti fatti negli anni alla società Cortona Sviluppo.
Apprendiamo da questi documenti dell’interpretazione che la Corte dei Conti fornisce su alcuni atti amministrativi.
Si tratta di contestazioni che attengono alla controversa connotazione degli affidamenti “In House”, ovvero di quei servizi che l’Ente affida direttamente alla propria società interamente controllata, in questo caso la Cortona Sviluppo, e che nello specifico riguardano la guardiania delle scale mobili di Cortona (servizio che peraltro da oltre due anni il Comune gestisce direttamente).
In primo luogo è necessario chiarire, anche per evitare strumentalizzazioni, che si tratta di questioni burocratiche e amministrative che non riguardano in nessun modo passaggi di denaro, illeciti o ruberie, ma si fa riferimento esclusivamente a irregolarità amministrative nelle procedure di affidamento di servizi.
E’ opportuno rimarcare questo aspetto per rassicurare tutti che l’Amministrazione Comunale ha operato correttamente nei termini di Legge e che quindi si tratta di interpretazioni riguardo procedure specifiche e che non mancheremo di chiarire alla Corte dei Conti.
Sono assolutamente convinta del lavoro e del percorso che hanno fatto i funzionari comunali e sono certa delle loro capacità; la Corte dei Conti contesta delle procedure consolidate nel tempo tant’è che si fa riferimento ad atti che partono oltre un decennio addietro, attuati assieme all’Amministrazione per garantire dei servizi essenziali e con modalità comuni a tutti gli enti locali.
Il Comune di Cortona in questi anni è sempre stato di esempio per efficienza, trasparenza e capacità e lo è a partire dalla sua struttura amministrativa nella quale io e la Giunta riponiamo la nostra completa fiducia.
E’ chiaro, però, che se questa è l’interpretazione che viene data probabilmente potrebbero arrivare, a noi come a tantissimi altri Comuni, richieste di chiarimenti simili.
Il tema da cui parte tutto, a scanso di equivoci, nasce dal possesso da parte di un privato di una quota societaria dello 0,02% (valore 8 euro e 27 centesimi!) della Cortona sviluppo, che da solo farebbe saltare il meccanismo del controllo analogo.
Ovviamente, sentenze alla mano, le cose secondo noi non stanno così ed agiremo, anche come Amministrazione, per far comprendere l’interpretazione prevalente.
Sono convinta che verrà dimostrato nelle sedi opportune che questo era il percorso corretto e migliore per l’Amministrazione Comunale e la cittadinanza.
Le normative sulle partecipate pubbliche sono particolarmente complesse e in questi anni sono state spesso modificate creando molta incertezza nei funzionari degli Enti Locali che si trovano a gestire praticamente atti e decisioni.
Proprio per questo rivendico con forza il lavoro che ho fatto come Sindaco e come Amministrazione nella direzione della trasparenza degli atti e delle procedure, sia all’interno dell’Amministrazione sia nei confronti della partecipata Cortona Sviluppo.
Fin dall’inizio del mio mandato, ho messo mano ad una riforma profonda della nostra società partecipata sia in termini di procedure che di mission aziendale.
Ho messo a lavorare in questa direzione subito il nuovo CDA (peraltro scelto con avviso pubblico) perché voglio che la Cortona Sviluppo abbia compiti diversi rispetto al passato più rivolti alla promozione, allo sviluppo del territorio e a servizi strategici, e per eliminare queste ambiguità normative ho aggiornato, con il supporto della struttura comunale, tutte le procedure rendendole ancora più trasparenti e stringenti in modo che la società operi come lo stesso Comune fa; la Società è parte stessa del Comune e se questa genera un utile esso diventa un beneficio per l’Ente.
E’ stata attuata una politica responsabile caratterizzata da un’azione costante e progressiva di efficientamento ed adeguamento ai nuovi tempi che ha portato a cambiamenti profondi ma non traumatici che incidono non solo sull’azione della società ma anche sulla vita stessa della comunità cortonese. E’ davvero paradossale che un Sindaco ed un Giunta che cambiano con gradualità e senza inutili stravolgimenti le cose si ritrovino in questa situazione perché un privato possiede 8 euro di quote in una nostra società, che ci ha peraltro gentilmente regalato. Forse su questo serve una riflessione attenta e comune.