Carissimi Consiglieri Comunali,
con questa comunicazione intendo informarvi, preventivamente per correttezza istituzionale, che, salvo sostanziali cambiamenti in ordine alle prospettive future degli enti locali, subito dopo l’approvazione del Piano Attuativo e del relativo progetto edilizio riguardante l’insediamento produttivo il loc. La Stazione, rassegnerò le mie dimissioni dalla carica di Sindaco. Questa decisione, presa personalmente con grande sofferenza, non è dovuta, come spesso accade in queste circostanze, per dissapori all’interno della maggioranza o per il venir meno del rapporto di fiducia con i propri collaboratori amministrativi.
Anzi, mi reputo un privilegiato per il fatto di poter contare sull’appoggio unanime e la stretta collaborazione del gruppo di Maggioranza.
Sono grato a queste persone perché mi hanno sempre pienamente sostenuto e alcune volte “sopportato”.
Questa decisione è, invece, il frutto di mesi di costante riflessione sul ruolo attuale e le prospettive del comune, quale ente locale di riferimento per il cittadino, in una situazione, quella di oggi, che non consente a chi amministra di poter svolgere il proprio incarico nel rispetto del programma elettorale e degli impegni presi con i propri cittadini.
La conclusione a cui sono giunto, rispetto alla tempistica delle mia eventuale uscita di scena, è dovuta al senso di responsabilità che come Sindaco sento fortemente, soprattutto, in un momento di grave crisi economica ed occupazionale quale quella che stiamo attraversando, di dare piena attuazione urbanistica ad un progetto industriale che riveste fondamentale importanza per la creazione di molti posti di lavoro stabili e strutturali e che ci ha visto fortemente e giustamente impegnati in questi ultimi 2 anni.
Troppe le incertezze di carattere finanziario, troppe le incertezze di carattere normativo per gli enti locali.
Incertezze che colpiscono, in maniera sostanziale e drammatica, soprattutto quelle Amministrazioni, come la nostra, che nel tempo si sono dotate di strutture e servizi a sostegno dei cittadini, che hanno investito nella riqualificazione urbana e urbanistica attraverso una serie importante di lavori pubblici ed un piano del territorio indirizzato al recupero ed alla valorizzazione del patrimonio esistente.
Oltre a questo molto è stato fatto riguardo alla promozione turistica e culturale ed i risultati sono sotto gli occhi di tutti: presenze record al museo, tante nuove attività del settore nate nel centro storico e nel territorio.
I risultati ottenuti sono il frutto del lavoro condiviso e svolto da molti soggetti: gli assessori che mi hanno affiancato in questi anni, i consiglieri comunali di maggioranza e tutti i dipendenti comunali che hanno sempre messo in atto le volontà e gli indirizzi dati dall’Amministrazione ed ai quali tributo il mio più alto senso di gratitudine.
In tutto questo è mancato sicuramente il sostegno da parte di altri soggetti istituzionali che invece dovevano intervenire, sia in termini economici, sia attraverso atti normativi per rendere più agevole l’attività e la gestione dei servizi alle persone più fragili.
Due esempi per tutti: ad oggi non si conosce l’ammontare dei trasferimenti che lo Stato ci deve erogare per il 2011 come posso affermare che sempre ad oggi, rispetto ad un anno fa mancano oltre 300.000€ di quei trasferimenti.
Come dicevo troppe sono le incertezze per gli enti locali, troppo lungo sarà il periodo di instabilità per i comuni; periodo che si tradurrà in un probabile, forse inevitabile, stop per molte attività intraprese o progetti in corso di elaborazione.
Che senso ha, quindi, rimanere qui quando si è costretti a rinunciare totalmente a giocare un ruolo attivo nella socialità e nell’economia locale!
Che cosa ci stiamo a fare se c’è chi, in barba a tutti i principi di autonomia degli enti locali, ha già deciso i gradi di livello istituzionale per il governo del territorio a cui dovremmo obbligatoriamente aderire!
Nel 2004 e successivamente nel 2009 mi resi disponibile, mettendomi completamente in gioco, per portare quel rinnovamento, da molti considerato urgente e necessario, di idee e di persone in Consiglio Comunale al servizio e per la crescita della nostra comunità.
Credo di aver rispettato a pieno quel sentimento, quella necessità.
Insieme a queste persone abbiamo messo in atto un positivo cambiamento, esercitando a pieno il ruolo affidatoci dalla stragrande maggioranza dei nostri cittadini sempre, però, al servizio di tutta la collettività, nessuno escluso.
Mi sto rendendo conto che questo, forse, non sarà più possibile per il breve e medio periodo. Da qui nasce e prende corpo la mia decisione che ho indicato in premessa.
Personalmente, non mi interessa il “potere” in quanto tale, non mi interessa avere un titolo o un riconoscimento; il “potere” mi interessa se, esercitandolo a pieno, produce gli effetti di cambiamento e rinnovamento della società e del territorio lucignanese.
Questa, per il momento, mi sembra, purtroppo, una strada non più percorribile per come me l’ero immaginata e programmata.
Grazie.
Maurizio Seri