La nona gara del campionato mondiale di Moto GP ha visto ancora una volta le Honda farla da padrone e solo Lorenzo è riuscito a evitare il tris alle HRC Repsol. Durante le prove per la pole era di Stoner, ma in gara l’ha spuntata un redivido Dani Pedrosa davanti a Lorenzo e Stoner. Al quarto posto l’altra Honda di Dovizioso, al quinto Spiess con la Yamaha, al sesto la Honda Gresini guidata da un tranquillo Simoncelli. Settimo Bautista che con l’unica Suzuki in gara ha avuto la meglio sulle Ducati di Hayden e Rossi (nono dopo essere partito con il sedicesimo tempo).
La classifca del mondiale si accorcia ulteriormente visto che Lorenzo ha strappato quattro punti a Stoner che conduce ancora con 168 punti davanti appunto a Jorge con 153, Dovizioso con 121, Rossi e Pedrosa. Nel campionato marche la Honda continua a dominare davanti alle Yamaha poi Ducati e Suzuki si giocano il terzo scalino del podio.
Le chiacchere della vigili avevano coinvolto i piloti della Ducati che sceglievano due moto diverse: Rossi ha chiesto di tornare alla Desmo 11, Hayden aveva espresso il desiderio di provare la Desmo 11.1. Le prove e la gara hanno riservato un insuccesso per entrambi, più evidente per Valentino.
Che dire? Tutto questo dimostra che una profonda crisi colpisce i piloti, ma anche la squadra. Manca forza decisionale e pare si vada avanti alla cieca. Necessario ristabilire le gerarchie prima della fine del campionato e fare scelte che poi possano essere difese e sostenute da tutti gli uomini del rosso box bolognese: vecchi e nuovi arrivati.
Intanto non manca lo spettacolo e gente come me, colpita dalla velocità e dalla lealtà sportiva, non può fare altro che ammirare i liberi duelli, senza pre-tattiche o calcoli, in casa HRC Honda, la forza ed il recupero della Yamaha inframezzata dalle sortite dei “giovani” Marco Simoncelli ed Andrea Dovizioso. Due bravi piloti che l’anno prossimo rischiano di ritrovarsi senza moto a causa della crisi economica e del terremoto che ha colpito il Giappone danneggiando le fabbriche Honda