Il museo rappresenta la memoria storica del Rione e contiene oggetti a partire dagli anni ’70 del Novecento, quali bandiere, costumi, drappelloni dei palii vinti, materiale di archivio ed altre importanti testimonianze della vita contradaiola, compresi i riferimenti alle principali iniziative del terziere biancoazzurro, tra cui l’attività del Gruppo Storico Musici e Sbandieratori Il Cassero, nato in seno al Rione nel 1982, e la Festa Medievale Biancoazzurra, rievocazione annualmente allestita nel Piazzale del Cassero.
La storia del Museo del Rione Cassero e della sua sede è piuttosto recente: alcuni anni fa l’Amministrazione Comunale ha messo a disposizione del nostro Rione, al fine di utilizzarli come sede, gli attuali ambienti di via San Michele, i quali, con il passare del tempo e grazie all’impegno dei rionali, si sono trasformati in dignitosi spazi espositivi e di rappresentanza.
L’idea di allestire un’esposizione permanente che testimoniasse la storia e le attività del Rione Cassero era nell’aria già da tempo, e a partire dalla fine del 2014 il Consiglio Direttivo biancoazzurro se ne è fatto carico riconoscendola come una priorità.
Si è formato così un gruppo di persone che si sono dedicate completamente a questa causa, dapprima raccogliendo il materiale rionale che negli anni era andato disperso un po’ ovunque, e poi valutando cosa e come esporlo, trovando un logico percorso espositivo, anche dovendo tenere conto della struttura architettonica in cui l’allestimento museale veniva effettuato. Chiaramente non abbiamo voluto snaturare né stravolgere (ciò nemmeno sarebbe stato possibile, dati i vincoli della Soprintendenza) i magnifici ambienti del Palazzo Dragomanni, ma ci siamo limitati a ripristinare e rimettere in ordine quello che già c’era, tentando di valorizzarlo.
Di pari passo ai lavori per organizzare l’esposizione, il Consiglio Direttivo ha ritenuto fondamentale investire nell’aspetto comunicativo, realizzando nuovi ed aggiornati siti web (del Rione, del Gruppo Storico Musici e Sbandieratori e della Festa Medievale) e creando account sui più famosi social network: tutto questo per “apirire” a più gente possibile, rionali biancoazzurri e non, le porte del Rione Cassero.
Certamente, il Museo del Rione Cassero sarà il centro delle attenzioni e luogo magico per tutti i casserini, dove viene gelosamente custodito un vero e proprio patrimonio.
Orgoglio di ogni contradaiolo, sia la sede che il museo sono costantemente oggetto di cura e di rinnovo periodico a seconda dei gusti e delle esigenze dei tempi.
Ringraziamo di cuore tutti coloro che hanno collaborato alla realizzazione di questo progetto, chi ha donato materiale, chi ci ha aiutato nel reperimento delle storiche figure del Rione, i ri-fondatori del Cassero nel 1977, chi ha preso parte delle attività biancoazzurre in qualunque epoca della nostra splendida storia: ad maiora!
Così, finalmente, eccoci arrivati al 24 aprile 2017, giorno di inaugurazione della tanto desiderata mostra biancoazzurra.
Il percorso espositivo presenta quattro sezioni: un omaggio al Gruppo Storico Musici e Sbandieratori Il Cassero, con quattro manichini monturati da sbandieratore, tamburino, dama e chiarina, riconoscimenti e premi conquistati in giro per l’Europa, manifesti, fotografie, bandiere e gonfaloni.
C’è poi la parte relativa alla Festa Medievale Biancoazzurra, rievocazione casserina per eccellenza, cominciata nel lontano 2002 e ancora oggi in grado di calamitare le attenzioni e la presenza di visitatori da tutta Italia e non solo.
Un settore dell’esposizione riguarda i trionfi sportivi che il Cassero ha conquistato negli ultimi 40 anni: celeberrimi i tornei di calcio tra Rioni negli anni ’70 e ’80, nel mitico campo del Villaggio, dove lo spettacolo era sempre garantito, per la gioia del foltissimo pubblico presente.
Nel Museo del Rione Cassero non poteva certo mancare la celebrazione delle vittorie al Palio dei Rioni, cominciate nel 1979 con la magica accoppiata di fantini Aceto e Canapino e giunta fino ai giorni nostri, con il Re della Piazza Valter Pusceddu che ci ha regalato (finora…) sei palii.
La stanza più significativa è senza dubbio la monumentale Sala della Vittorie, che funge anche da salone delle adunanze del Consiglio Direttivo, dove sono esposti tutti i drappelloni vinti.
Come accennato, oltre agli oggetti esposti, è stato creato anche un vero e proprio archivio rionale, dove sono conservati documenti, fotografie e oggetti della storia della nostra contrada.
Il Museo intende celebrare la storia del Rione Cassero partendo dall’esposizione di antichi cimeli, in modo che tutti noi possiamo tramandare alle generazioni future l’importanza e la grandezza del terziere biancoazzurro, con un pensiero speciale rivolto ai nostri rionali che non ci sono più.
Le visite sono possibili inviando una richiesta all’indirizzo info@rionecassero.com o telefonando al Responsabile della Sede e del Museo del Rione Cassero Signor Nicola Cazzavacca al numero 328 4746607.
Grande ospite della giornata di inaugurazione è stato Andrea Degortes, in arte “Aceto”, che nella vicina Siena è ancora il Re della Piazza con 14 vittorie, ma che per noi è stato l’inizio della nostra Storia vincendo il primo Palio nel 1979 in coppia con Canapino.