6 aprile 2017: un’altra pagina luminosa si apre nel libro delle storie della comunità di Lucignano. E’ il giorno, infatti, della posa della prima colonna del nuovo stabilimento “Diakont” a Lucignano. Un momento importante, una tappa fondamentale di un lungo complesso percorso che ha visto protagonisti da un lato le istituzioni pubbliche territoriali (Comune di Lucignano, Regione Toscana) e dall’altro il colosso industriale Diakont. Con innegabile impegno da parte di tutti i soggetti chiamati in causa, si è dunque reso possibile realizzare un progetto molto ambizioso, capace di portare a Lucignano un’altra presenza produttiva di altissima qualità, a pochi mesi dall’avvenuto insediamento della SVI.
Si tratta di un passaggio davvero epocale, che conferma ed esalta una linea operativa seguita con notevole perspicacia dalla Amministrazione Comunale lucignanese e pienamente condivisa dalla stessa Regione Toscana, che non ha mai mancato di dare il proprio convinto appoggio ad una proposta così interessante, soprattutto per i suoi risvolti economici, produttivi ed occupazionali.
Va detto peraltro che il Gruppo aziendale Diakont è una realtà consolidata a livello mondiale, affermatasi come fornitore di soluzioni e servizi tecnologici finalizzati alla sicurezza ed alla efficienza economica dell’industria energetica e come realizzatore di apparati per l’automazione industriale. Conta unità produttive a San Pietroburgo (Russia), San Diego (California) e Arezzo. L’insediamento di Lucignano, nella località Padule, prevede di fatto una unità produttiva altamente tecnologica, destinata alla produzione di attuatori elettromeccanici e riduttori, organizzata in conformità al concetto dell’Industria 4.0. La capacità produttiva di questo nuovo stabilimento è quantificata sino a 12500 unità annue. L’organico, composto da personale qualificato, si attesterà su 120 dipendenti, mentre il complesso produttivo in costruzione si svilupperà su circa 7000 mq per la produzione e su 1500 mq con destinazione ad uffici.
In sintesi, gli obiettivi principali di questo nuovo stabilimento: produzione, vendita e servizi post vendita degli attuatori elettromeccanici, grazie alla sinergia dei siti aziendali italiano e russo nonché alla organizzazione della produzione secondo il concetto Industria 4.0, i cui princìpi fondamentali sono riassumibili nell’utilizzo di macchine di produzione moderne con elevato grado di automazione, alto livello di automazione dei processi principali e secondari, planimetria dello stabilimento ottimizzata secondo il ciclo produttivo e in termini di riduzione dei costi di funzionamento, impianti a basso consumo energetico e integrati con i sistemi di produzione, uso delle fonti di energia rinnovabili per un rigoroso rispetto ambientale ed elevato grado di informatizzazione della produzione. Una volta partita l’attività di questo nuovo polo di eccellenza tecnologica, il piano attuativo prevede all’interno dello stabilimento l’apertura di un centro congressi ed esposizioni. Nelle intenzioni di Diakont il centro è destinato a diventare la location ideale per organizzare esposizioni dei prodotti di alta tecnologia delle aziende italiane, americane e russe e punto di riferimento per eventi scientifici finalizzati alla collaborazione tra gli enti industriali e di ricerca italiani, russi e americani. Nell’area adiacente alla zona di produzione è quindi prevista l’apertura di un complesso ricettivo e ricreativo, composto da: hotel con 30 camere; SPA e complesso sportivo con un campo di calcetto e piscina coperta con 4 piste di 25 metri di lunghezza; Ristorante con cucina tradizionale toscana per 100 coperti.
Questo è dunque il progetto che verrà realizzato da ora al termine del 2018 a Lucignano. Oggi, nella sede aretina di Diakont, è stato lo stesso suo Presidente, Mikhail Fedosovskiy, ad illustrarne non solo le caratteristiche principali ma la stessa filosofia che sottende la linea operativa di questo colosso industriale. Fedosovskiy ha inteso ricordare la volontà del proprio gruppo di realizzare a Lucignano una nuova unità produttiva, spinto da motivazioni estremamente chiare: la grande attenzione riscontrata nelle Amministrazioni Locali (Comune e Regione) ed allo stesso tempo la immediata disponibilità di terreni idonei per la realizzazione di uno stabilimento così strutturato. Molto opportunamente il Vice Presidente Gabriele Vannucci ha voluto poi sottolineare il collegamento tra questa grande realtà produttiva e il mondo della formazione, attraverso una serie di importanti azioni mirate ad una stretta vicinanza con le realtà scolastiche locali e con taluni poli universitari (Firenze, Pisa S. Anna).
A seguire, il programma della giornata prevedeva la visita al sito di Lucignano per la posa della prima colonna del nuovo stabilimento. Qui ha preso la parola il Sindaco Avv. Roberta Casini, che ha posto nel suo intervento l’accento su una strategia seguita nel tempo con rara efficacia e grande impegno dalla sua Amministrazione nell’individuare un percorso coerente per consentire l’insediamento del gruppo industriale Diakont nel territorio lucignanese. Strategia che alla fine è risultata vincente, anche grazie alla convinta adesione della Regione Toscana, oggi rappresentata dall’Assessore Vincenzo Ceccarelli e dalla Vice Presidente del Consiglio Regionale Lucia De Robertis, da sempre vicini e particolarmente sensibili alle istanze della comunità lucignanese. L’impegno comune delle due istituzioni ha consentito una riduzione significativa dei tempi per l’avvio di questa nuova realtà industriale, smentendo quindi facili battute sui ritardi della burocrazia italiana.
Dobbiamo peraltro riscontrare la presenza del Presidente della Camera di Commercio Andrea Sereni e del Consigliere Provinciale Gabriele Corei, i quali hanno ribadito – unitamente all’Amministratore Delegato di Baraclit Franco Bernardini – la totale condivisione nei riguardi della nascita di un nuovo polo produttivo, le cui ricadute in termini economici ed occupazionali costituiranno un vero e proprio valore aggiunto per Lucignano e per tutto il territorio circostante.
E allora, in fondo a questa splendida giornata che lascia presagire finalmente un po’ di luce in un contesto caratterizzato dalla drammatica congiuntura economica, non ci resta che unirci ai tanti brindisi oggi evocati, dicendo nella lingua di Mikhail Fedosovskiy: “s.dnem rozdénia! (“tanti auguri!”).”
Guido Perugini