Doppio appuntamento con la stagione teatrale, questa settimana, al Signorelli. Dopo l’appassionata “Filumena Marturano” di Liliana Cavani (andata in scena lunedì scorso) è toccato, ieri, al duo Covatta-Iacchetti esibirsi per il pubblico cortonese. I due simpatici e “nazionalmente” apprezzati attori italiani, tornano a lavorare insieme dopo le storiche esperienze televisive di “Sportacus” e “Telemeno” degli anni 90, ed a dirigerli è un altro stimato e amato attore italiano, Gioele Dix, che si conferma, alla sua terza prova di direzione teatrale, regista talentuoso e di grande futuro.
“Matti da slegare” è il titolo italiano della pièce “Elling & Kjell Bjarne” scritta nel 1999 dal drammaturgo, sceneggiatore, norvegese Axel Hellstenius e tradotta da Giovanna Paterniti.
La storia, andata in scena, è quella di Elia e Giovanni, due malati di mente che, dopo diversi anni di cure in ospedale psichiatrico, vengono dichiarati pronti per il reinserimento sociale.
Andranno a vivere, insieme, in un appartamento, seguiti e controllati in questo programma di ritorno alla vita “normale” da Franci (Irene Serini), un’assistente sociale che diventerà, per loro, una amica inseparabile e che, insieme all’inquilina del piano di sopra, Rita di Capria (Gisella Szaniszlò) e alla sua “neo-nata” bambina, formeranno la loro nuova famiglia.
La commedia è strutturata in “siparietti”.
Brevi flash della vita di Elia e Giovanni, di giorno alle prese con la paura di uscire in strada e di confrontarsi con gli altri, di notte alle prese con le più intime riflessioni e una hot-line telefonica attraverso la quale Gianni spera di vivere la sua prima esperienza sessuale.
La scenografia, tutta in legno e colori chiari, pensata, insieme ai costumi, da Francesca Pedrotti, offre spazio di movimento agli attori e dinamicità allo spettacolo. Le musiche, di Ugo Gangheri, sottolineano con efficacia le gags ed ai cambi di scena.
Forse, un po’ troppe due ore e mezza di spettacolo, che hanno messo alla prova l’attenzione del pubblico, senza aggiungere molto al contenuto dell’opera teatrale!
Gibbe Covatta e Enzo Iacchetti, in forma smagliante, hanno portato sul palcoscenico i loro personaggi, quelli per i quali il pubblico li ama da sempre…e questo ha garantito il successo della commedia ma un Cobatta più graffiante ( quello che conosciamo ed apprezziamo tutti nelle campagne per l’AMREF, per esempio!) e uno Iacchetti meno focalizzato sui “tic” fisici del suo Elia, avrebbero dato alla commedia quel guizzo in più!
Tra il pubblico del teatro Signorelli, ieri sera, c’era anche Tommy Simmons (cortonese di adozione!), fondatore di AMREF Health Africa, l’organizzazione sanitaria no profit che da più di 50 anni lavora per abbattere la povertà in Africa e della quale è fiero e impegnato testimonial, da ormai più di 20 anni, Giobbe Covatta.