La stagione teatrale 2016/2017 del Teatro Signorelli di Cortona prosegue lunedì 13 febbraio con una delle più conosciute e rappresentate opere di Eduardo De Filippo: Filumena Marturano. Un titolo molto amato dal pubblico. Una bella sfida per la regista Liliana Cavani, per la prima volta alle prese con la regia del teatro di prosa, e per i due protagonisti: Mariangela D’Abbraccio nel ruolo del titolo e Geppy Gleijeses in quello di Domenico Soriano.
Sfida decisamente vinta.
Questa edizione di Filumena Marturano è stata definita “lo spettacolo dell’anno”. Finalmente vediamo Eduardo interpretato e messo in scena in totale autonomia espressiva, senza imitazioni del grande autore-attore.
Mariangela D’Abbraccio appare al massimo delle sue capacità d’attrice, Geppy Gleijeses in stato di grazia.
La regista Liliana Cavani offre una indimenticabile prova al suo debutto nella prosa, dialogando magicamente con Eduardo.
Filumena Marturano – una della commedie italiane del dopoguerra più conosciute e rappresentate all’estero – ha un ruolo centrale nella produzione di Eduardo De Filippo, collocandosi tra i primi testi di quella “Cantata dei giorni dispari” che, a partire da “Napoli milionaria!”, raccoglie le opere più complesse e problematiche in cui si riversano i drammi, le ansie e le speranze di un Paese e di un popolo sconvolti dalla guerra.
Nel dramma di Filumena, che rifiuta di rivelare all’amante quale dei tre figli da lei messi al mondo sia suo, De Filippo dichiarava di aver inteso rappresentare un’allegoria dell’Italia lacerata e in larga misura depauperata anche moralmente, e prefigurarne la dignità e la volontà di riscatto.
Scrive Liliana Cavani nelle sue note di regia:
“Ho accettato l’invito generoso e ottimista di Geppy Gleijeses quando mi ha proposto questo lavoro. È un testo che mi piace moltissimo da sempre, ho anche amato il film di De Sica con Sofia Loren e Mastroianni (con lui ho realizzato due film). È un’opera di grande impegno morale e oltretutto in anticipo sui tempi e scritto senza retorica, ma con la naturalezza della vita. Un capolavoro. Filumena e Domenico sono al centro di un problema etico antichissimo e sempre attuale: di chi sono i figli, i figli nati fuori dal matrimonio? Al tempo di questa scrittura (1946), la legge non proteggeva questi “figli” considerati “illegittimi” (fuori dalla legge), una legge ferma al Medioevo. Filumena vi si ribella con la lucidità e una forza così generose da riuscire a trascinare l’ignaro borghese Domenico a capire il valore degli affetti fondamentali delle nostre vite. Sono stata fortunata ad avere due attori perfetti per il ruolo. Mi ci sono appassionata ed ho lavorato con la felicità che provo con i film”.
La Stagione di Prosa è organizzata dalla Fondazione Toscana Spettacolo dal Comune di Cortona dall’Accademia degli Arditi con il sostegno di partner privati come la Banca Popolare di Cortona, Coingas spa ed Estra.
Info – Teatro Signorelli 0575 601882 info@teatrosignorelli.com