Grande soddisfazione per il team Scaramucci – Santucci – Valdichianaoggi: abbiamo finalmente trovato il documento su cui fu registrata la morte di Domenico Lorenzini (nostro concittadino, padre di Carlo Lorenzini “Collodi”), finora cercato invano dagli studiosi. Nella sua biografia dello zio Carlo, “Collodi e Pinocchio“, Collodi Nipote (alias Paolo Lorenzini II) scrive: “Carlo e Paolo tornarono dalla infausta campagna (I^ Guerra di indipendenza- battaglia di Montanara – Maggio 1848) e seppero che il padre era malatissimo a Cortona e subito si sentirono in dovere di soccorrerlo… Alla fine di Settembre Domenico Lorenzini morì a Cortona, e Carlo, come primogenito divenne il capo della famiglia“
La prova della morte di Domenico a Cortona è stata inutilmente cercata da tanti biografi che hanno studiato l’opera e la vita di Collodi, ma nessuno era riuscito mai a trovarla.
E invece? Invece scoop!
Grazie ad un amico, il Sig. Santucci Fernando, appassionato di ricerche storiche e genealogiche a cui io ed un probabile “parente” cortonese, il Sig. Giuliano Giglioni abbiamo chiesto aiuto, siamo riusciti a scoprire – sempre nell’Archivio di Stato di Firenze – che la morte è stata registrata proprio a Firenze, nel Registro relativo ai morti del mese di settembre dell’anno 1848 della Parrocchia di San Lorenzo.
(scarica il documento in alta risoluzione)
Rispetto ai dati di Domenico che già conoscevamo, trovati sulla registrazione del suo matrimonio con Orzali Angela, ci sono delle discordanze sull’età e sul nome dei genitori, discordanze che fanno pensare che chi ha fornito al parroco le generalità del defunto non fosse troppo ben informato (se guardate è l’unico defunto a cui al posto del cognome della madre siano stati messi dei puntini), ma senza dubbio si tratta di lui, perché la professione (“cuoco”) e soprattutto il nome della moglie non possono certo essere una coincidenza.
Pensate che il nostro Domenico, se fosse vissuto oggi, avrebbe avuto la possibilità di diventare una star della TV, perché “fu cuoco e assai valente nel suo mestiere, perché lo assunse in servizio il Marchese Lorenzo Ginori Lisci, e vedremo quanto se lo tenne caro…” “..era uso dei grandi signori dell’Ottocento, di portarsi dietro, quando lasciavano i loro palazzi per una villeggiatura, non soltanto i bagagli, ma anche la servitù, e specialmente il cuoco quando lo sapevano di tal bravura da rendere i loro inviti a pranzo graditissimi e desiderati. Uno chef de cuisine era una vera personalità, e i signori del tempo se lo contendevano, come oggi si contendono un cavallo corridore o un cane di gran lusso!“. E fu grazie a uno di questi viaggi che i due “creativi” Domenico e Angiolina si conobbero e si sposarono. Ma questo, se vi interessa, ve lo racconterò la prossima volta.
Se questa inchiesta vi ha incuriosito e divertito è necessario ringraziare anche il Prof. Diego Zancani dell’Università di Oxford che mi ha spinto ad appofondire la ricerca volta a dimostrare i legami tra Cortona e Carlo Lorenzini alias Collodi. Oltre a lui voglio ringraziare anche Marco Scaramucci, figlio di mio cugino, che per primo mi ha fatto conoscere il più volte citato sito on line dell’Archivio Storico di Firenze, fondamentale aiuto per le ricerche.
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