Ve lo avevo promesso che ci saremo sentiti dopo i Giorni della Merla …… ed eccomi qua! Oggi come ben sapete è il 3 Febbraio e sono appena passati quattro giorni ricchi di tradizioni, detti e ricorrenze contadine. Ieri 2 Febbraio era il giorno della Candelora. Questa giornata ha due significati: uno religioso in quanto il giorno della Candelora viene così chiamato perché cade40 giorni dopo Natale, quando Gesù fù presentato al Tempio e per tradizione in questa giornata venivano benedette le candele, Simbolo della Luce per illuminare le genti.
Per quanto riguarda la tradizione contadina come dice un ben noto detto chianino:
“Pè la candelora si piove bufa o tona de l’inverno semo fora,
si è e’l sole o solicello semo a mezzo verno,
si fa tutta ‘na soléta semo a mezz’invernéta“
per cui visti i giorni trascorsi possiamo dirci quasi fuori da questo inverno ….. forse!
Oltre al giorno della candelora sono appena trascorsi i Giorni della Merla, su questi tre giorni che sono il 29-30-31 Gennaio o in altri casi il 30-31 Gennaio e primo Febbraio ci sono tante storie e leggende sul perché del nome.
Le leggende cambiano di zona in zona la più popolare è la storia di una merla e dei sui piccoli che durante questi tre giorni così freddi si nascose nel comignolo di un camino e quando uscì dal comignolo sana e salva il suo manto da bianco candito era diventato tutto nero, la legenda vuole che da quel giorno i merli siano diventati neri, e da qui il nome i giorni della Merla.
Per la tradizione contadina invece si dice che se questi tre giorni sono molto freddi ricchi di neve e ghiaccio la primavera sarà bella se invece questi tre giornate sono miti e ricchi di sole la primavera arriverà in ritardo.
Detto questo possiamo ritenerci felici di questo inverno, le gelate mattutine, le temperature di alcuni gradi sotto lo zero e qualche piccola nevicata ci hanno riportato il nostro tipico inverno che 10 anni fa sarebbe stato nella norma. Queste temperature sono amiche dell’agricoltura perché non scendendo mai al di sotto dei -10°C ci hanno aiutato sia per le produzioni cerealicole che nei confronti della nostra amica-nemica mosca olearia. Infatti i cereali tipiche colture autunno-vernine, in quanto seminate in autunno e con sviluppo in inverno, hanno bisogno di un piccolo periodo di freddo detto vernalizzazione ( trattamento a basse temperature comprese tra – 4°c/7°C che va a soddisfare il fabbisogno di freddo del seme e induce la fase di fioritura. Come diceva anche un vecchio detto ” Sopra la neve fame, sotto la neve pane!“
Le basse temperature di questo periodo ci fanno ben sperare per il futuro raccolto di olive in quanto hanno fatto si che le larve di Mosca dell’olivo invece di svernare indisturbate siano state uccise dalle basse temperature, che però non sono state così basse da provocare danni alle piante.
Vi saluto… e che il clima ci aiuti!
Ilaria