La nuova legge stabilisce le modalità e gli incentivi con le quali il recupero dei casolari di campagna abbandonati potrà avvenire, ad esempio: viene ammessa la possibilità, per quegli immobili non sottoposti a vincolo di restauro conservativo, di un graduale e progressivo aumento volumetrico in virtù di miglioramenti dal punto di vista dell’efficientamento energetico e della sicurezza sismica.
Sono anche previste riduzioni degli oneri comunali e fanno, naturalmente, eccezione gli edifici che si trovano in aree a rischio idraulico o geomorfologico elevato, aree dove l’insediamento è da scoraggiare.
“La nuova legge per il recupero del patrimonio edilizio rurale – spiega l’assessore regionale all’urbanistica Vincenzo Ceccarelli – rafforza i principi che sottendono alla legge urbanistica regionale, cioè la volontà di limitare il consumo di suolo e di valorizzare gli immobili esistenti e spesso abbandonati. Nostro obiettivo è riqualificare il territorio, ma anche migliorare gli edifici stessi, infatti sono previsti incentivi crescenti man mano che nella ristrutturazione vengono applicati principi di prevenzione sismica e risparmio energetico”.