Mentre sto scrivendo, ancora non so chi sarà il secondo finalista degli Australian Open 2017. Si sta giocando la seconda semifinale fra il redivivo Nadal ed il bulgaro Dimitrov. A proposito di redivivi, penso che chi segue il tennis, sappia chi è il primo finalista: un arzillo trentacinquenne, bersagliato dagli infortuni, che è stato fermo sei mesi e che è sceso fino al numero 17 del mondo … che numero casuale il 17, pensate che questo numero corrisponde ai tornei del Grande Slam vinti da questo Fenomeno del tennis mondiale: per farla breve, si tratta dello svizzero Roger Federer, un giocatore che ormai in molti, me compreso, davano per finito.
Ma insomma, che cosa ci potevamo aspettare da uno sportivo che farà 36 anni ad agosto, che ormai più che correre cammina, che non vinceva una finale dello Slam dal 2012? E’ vero, Djokovic e Murray sono usciti nei turni precedenti, ma se sono usciti e lui no, è evidente che il serbo e lo scozzese erano più deboli. Poi, riguardo a Murray, ho una mia teoria personale: giocatore sicuramente di talento, ma se fosse stato coetaneo di Djokovic, Federer e Nadal in rigoroso ordine alfabetico, sarebbe stato sempre il numero 4 al mondo. E’ stato solo bravo a sfruttare a suo favore l’anagrafe e qualche calo di rendimento di Djokovic. Ritornando a Re Roger, come è stato soprannominato: non vi voglio snocciolare numeri, dati, statistiche che vi annoierebbero … la sola cosa che conta è che il Re è tornato, forse ormai questi saranno i suoi ultimi fuochi, le sue ultime cartucce e speriamo che sappia spararle bene o contro Nadal, per rinverdire i fasti di una faida mai sopita, o contro il quasi ventiseienne Dimitrov. Sapete, sto cercando di tirare per le lunghe, perché mi piacerebbe scrivere qua il nome del secondo finalista che, sportivamente, mi auguro possa essere il maiorchino, anche lui, comunque, molto probabilmente sul viale del tramonto, ma sarebbe una finale oltremodo storica: sarebbe il trentacinquesimo incontro fra i due, con un bilancio nettamente a favore di Nadal, 23 – 11. Ecco, ve lo giuro, questa è la sola statistica che vi riporto. In ogni caso, se Nadal arrivasse in finale, le 34 sfide precedenti si annullerebbero e si ripartirebbe da zero, con il pubblico diviso, credo, in egual misura, di fronte a due talenti di livello mondiale. Sto cercando di portare avanti il discorso in modo da darvi il nome di chi affronterà Roger ( sono 4 pari al quinto set ), un Roger che ha definito un’eventuale finale con Nadal come qualcosa di inimmaginabile. Ma che titolo cinematografico si potrebbe dare a questa, eventuale, sfida? Attenti a quei due, La strana coppia …. no ecco, La storia infinita, ecco sì, questo sarebbe il titolo giusto! Di solito, di queste epiche rivalità si dice di tutto e di più, negativamente, invece di loro non si può dire nulla di negativo, mai uno scandalo, mai una controversia accesa, sempre e soltanto una sana ed accesa e, soprattutto, corretta rivalità che, vi posso dire alle ore 14.46, conoscerà la sua ennesima sfida domenica prossima, avendo il maiorchino sconfitto in 5 combattutissimi set l’ostico bulgaro Dimitrov. Caro Roger, l’inimmaginabile, l’irrealizzabile, l’impossibile, il fantascientifico è avvenuto. Signori e signori, benvenuti nella storia del tennis e consentitemi una frase tanto banale quanto vera: vinca il migliore ( che, in cuor mio spero sia Re Roger ).
Stefano Steve Bertini