Dopo un intenso lavoro in Commissione che ha visto la partecipazione e il coinvolgimento delle associazioni di categoria, il consiglio regionale ha approvato il nuovo Testo Unico sul Turismo.
Il testo approvato dal consiglio, modificato rispetto all’impostazione data dalla Giunta Regionale, non soddisfa però pienamente Federalberghi Chianciano Terme.
“Apprezziamo l’impianto generale, perché il testo unico contiene tante importanti novità – dichiara il Presidente Daniele Barbetti – ma esprimiamo massima insoddisfazione per quanto riguarda le norme sulle locazioni turistiche. Anche sul tema dei servizi di ristorazione per i non alloggiati siamo rimasti delusi, così come da alcuni aspetti dei servizi aggiuntivi che potevano avere una normativa migliore. Molto grave inoltre la scelta di inserire gli agriturismi, che fanno della ricettività la parte integrativa e non principale della loro attività imprenditoriale, all’interno della cabina di regia del settore turistico.”
Federalberghi Chianciano Terme ritiene che il Consiglio Regionale sia intervenuto in maniera debole rispetto al tema delle locazioni turistiche, andando a modificare un’impostazione complessiva data dalla Giunta Regionale che corrispondeva maggiormente alle esigenze delle imprese turistiche e al rispetto delle norme fiscali:
“Nonostante il buon impianto fornito dalla giunta e dall’assessorato al turismo, il Consiglio Regionale non è stato abbastanza coraggioso – commenta il presidente Barbetti – e ha lasciato prevalere la lobby dei proprietari di appartamenti piuttosto che controllare un fenomeno che è quasi completamente composto da evasione fiscale e crea disfunzione competitiva del mercato. Non basta sostenere a parole che si vuole far emergere un settore ad oggi sconosciuto alla fiscalità: bisogna creare i presupposti giuridici per un efficace sistema di controlli sulle locazioni turistiche brevi. Su questo tema però il Consiglio Regionale non ha avuto alcun coraggio, piegandosi a lobby che sfruttano la bellezza del nostro territorio, senza generare nuova impresa o occupazione. Auspichiamo che la Giunta della Regione Toscana possa colmare questa grave lacuna.”