Qualcuno accusava Morgan di aver fatto la sparata su “Max” per garantirsi un air-play in vista di Sanremo. Ebbene: qualcuno di voi ha mai sentito la canzone che Morgan doveva portare al Festival? Inudibile. Adesso il cambio della guardia a X Factor e la sensazione che il nostro Castoldi stia imboccando il viale del tramonto televisivo. Un’eliminazione sorda che ricorda le epurazioni lente, progressive e invisibili dei tempi dell’Unione Sovietica. “Ma che fine ha fatto il compagno Morgan?” “Zitto…parla piano…dicono non stia bene, s’è preso un periodo di pausa” “Ah vabè…”
Peccato però che, se così fosse andata, il perbenismo all’italiana avrebbe ancora una volta confermato di avere due pesi e due misure. Da una parte si può sbagliare mille volte e rappresentare su scala sociale il peggior esempio possibile, ma tutto va bene; dall’altra al primo errore si viene fatti fuori. Perchè forse i motivi sono altri e il perbenismo è solo una facciata. Penso anche, oltre a Morgan, al povero Bigazzi mangiatore di gatti. Penso alla bestemmia di un Ceccherini o all’agitazione di un Busi. Erano costoro più volgari e “cattivi maestri” del soft-core porno in prima serata de “La pupa e il secchione”???