La politica castiglionese somiglia alle luminarie di Natale dove si accedono le luci per abbellire le strade e incantare la vista ma quando si spengono la realtà è diversa. Le analisi sul dopo voto referendario nel nostro comune rasentano il ridicolo. E’ indubbio che a Castiglioni il NO abbia prevalso, ma i numeri dicono ben altre cose che non un trionfo della destra castiglionese: 3740 No contro 3614 SI, con una differenza di 126 voti.
Tutto questo in un comune dove la sinistra da sola non è mai stata politicamente maggioranza. Ma c’è una cosa che i commentatori superficiali non dicono e cioè che eravamo soli contro tutti, non dicono che il PD castiglionese viene fuori da una situazione difficilissima e che ha subito in questi anni, e continua a subire, un’aggressione mediatica paurosa, tesa a minare la credibilità delle persone e l’unità interna.
Malgrado questo a Castiglion Fiorentino il SI alle riforme ha ottenuto il 49,5% dei consensi. Non siamo così sprovveduti da non capire che in quel risultato non ci sono solo i voti d’iscritti ed elettori del PD ma lo stesso ragionamento, e in misura ben maggiore, vale per il fronte del NO. Lì dentro non ci sono solo i voti della destra populista che governa Castiglioni, ci sono elettori dei cinque stelle, elettori della sinistra radicale e anche una parte di voti del PD. Per questo ci pare davvero fuori luogo l’enfasi con cui il risultato castiglionese è salutato, fino al punto da definire Agnelli, un sindaco tra i più inutili che abbiamo conosciuto, come “astro nascente”. Ognuno la pensa a modo suo ma i numeri dicono un’altra cosa. Dicono che il PD è riuscito a convincere una parte consistente dei castiglionesi ad approvare le riforme costituzionali. Questa è la base da cui ripartire non solo per fare un’opposizione seria e costruttiva al comune ma per aspirare a vincere le prossime amministrative. Quel voto dimostra anche un’altra cosa che l’elettorato di centrosinistra chiede unità, perché quando ci sono obiettivi comuni si ritrova e quando si divide fugge in mille direzioni. Il messaggio che viene da Castiglioni è in questo senso netto e inequivocabile, una destra che cala nel gradimento e nel consenso e un PD che nonostante tutte le difficoltà riesce a mettere assieme tante persone. Il resto sono chiacchiere, sono luminarie accese per abbagliare la gente.
Ringraziamo tutti gli elettori, rassicurandoli che, forti di questo risultato, lavoreremo per riportare a Castiglioni un governo in grado di affrontare i problemi del paese, opponendoci, senza sconti, a chi intende la politica come autopromozione e pura immagine, infischiandosene delle difficoltà della gente.
PARTITO DEMOCRATICO DI CASTIGLION FIORENTINO