Per una famiglia normale l’acquisto di una casa è un evento straordinario ed importante perché fra quattro mura si costruisce un’esistenza.
Bisogna mettere insieme con tanti sacrifici un anticipo, andare in Banca e stipulare un mutuo, tanto più difficile da ottenere se si è lavoratori autonomi, ci sono le spese di agenzia ed il notaio da pagare.
L’acquisto di una casa è il coronamento di un sogno, anzi il sogno più grande di tutti gli italiani anche se è un piccolo appartamento in un modesto condominio.
Per le giovani coppie, per chi ha un lavoro precario, per chi non è tutelato e finisce per pagare una crisi economica gravissima rimane una chimera.
Ma non per tutti però.
Non sempre a dare una mano corrono babbo e mamma che si frugano in tasca ed investono la loro liquidazione per garantire un futuro migliore ai loro figli.
Il ministro Claudio Scajola è stato fortunato.
Ha potuto comprare, per la modica cifra di un milione e settecentomila Euro, un appartamento di oltre duecento metri quadri nel Centro Storico di Roma proprio davanti al Colosseo.
Al momento del contratto, però, si è presentato dal notaio un “ignoto benefattore” con 80 assegni circolari per complessivi 900.000 Euro.
Dalle indagini è emerso che l’amico munifico fa parte di una cricca di imprenditori senza scrupoli con una vasta rete di amicizie influenti tra politici e funzionari pubblici da comprare o da ricompensare per i favori ottenuti.
Travolto dallo scandalo, Scajola si è dovuto dimettere da Ministro dello Sviluppo Economico, ricevendo la solidarietà di tutto il Popolo della Libertà e soprattutto dal Presidente del Consiglio.
I più grandicelli ricordano le sue dimissioni eccellenti, questa volta da Ministro dell’Interno, del precedente governo Berlusconi.
Aveva definito “un gran rompicoglioni” l’economista Marco Biagi che aveva ripetutamente chiesto una scorta, sapendo di essere nel mirino delle Brigate Rosse.
La scorta non fu mai accordata, Biagi fu puntualmente massacrato sotto casa a Bologna e Scajola dovette lasciare il suo Dicastero travolto dall’esecrazione popolare e dal peso delle sue affermazioni.
E’ una disgrazia avere una classe politica come questa.
Chi scrive, all’indomani di Tangentopoli, che nei primi anni ’90 aveva spazzato via DC e PSI travolti dagli scandali e dal malcostume, aveva sinceramente sperato in un Italia migliore senza ladri e faccendieri.
La verità è che mascalzoni di medio e piccolo calibro continuano a detenere saldamente il potere e continuano ad esercitarlo nel peggiore dei modi con l’appoggio e la complicità di qualche missino rinnegato a cui è stato offerto uno strapuntino.
Dall’altra parte, una Sinistra ridicola che non ha capito assolutamente nulla del comune sentire degli Italiani e con la sua insipienza ha letteralmente regalato il nostro Paese ad un individuo privo di scrupoli.
Non può finire così, il nostro impegno deve continuare anche tra difficoltà apparentemente insormontabili.
Ce lo detta la nostra coscienza ed il bene incommensurabile che vogliamo alla nostra Patria