Approvato nell’ultimo Consiglio Comunale un ordine del giorno in cui il Comune di Magione ribadisce il suo no alla scelta del nucleare, scelta che il Comune aveva già fatto anni fa puntando sulle energie rinnovabili.
I documento, presentato dal consigliere del PD Massimo Lagetti, condiviso con IDV e Pdci, è passato con l’astensione della componente socialista.
Nel documento si ribadisce il no al nucleare e si evidenziano le criticità del decreto ministeriale firmato dal Ministro dello Sviluppo Economico Paolo Romani e dal Ministro dell’Ambiente Stefania Prestigiacomo che determina una nuova disciplina delle modalità di incentivazione della produzione di energia elettrica da impianti fotovoltaici.
Costi elevati, assenza di economicità per l’utente finale, rischi legati agli impianti, come ha dimostrato la catastrofe giapponese, il problema dello smaltimento delle scorie radioattive, sono alcuni dei motivi per cui l’Amministrazione comunale di Magione ha detto no alla scelta nucleare.
In relazione al decreto legge ministeriale sugli incentivi si evidenza che le scelte fatte dal Governo penalizzano le imprese a causa del brusco calo degli incentivi al posto di una graduale e equilibrata riduzione commisurata allo sviluppo di tecnologie a più basso costo, iniziativa che si farà risentire soprattutto sugli impianti di grandi dimensioni che rischiano di non poter portare a termine quelli di questa tipologia.
Per sostenere in maniera costruttiva lo sviluppo delle nuove fonti energetiche si ritiene necessario promuovere efficaci politiche industriali che coinvolgano tutti i settori produttivi e non solo quello energetico; pensare a politiche fiscali più giuste che spingano la società verso una maggiore equità e l’economia verso una reale sostenibilità; attivare politiche concrete a sostegno della qualità ambientale.
Un ruolo decisivo viene riconosciuto alle Regioni nella promozione dell’ambiente, nella modernizzazione dell’economia e nella necessità di valorizzare la Green Economy quale tratto distintivo delle proprie amministrazioni.