Ivo Bobini è adesso presidente regionale degli autoriparatori Cna e vice presidente nazionale della stessa categoria. «Un riconoscimento molto importante – commenta Andrea Sereni, presidente provinciale di Cna. È la conferma dello straordinario contributo che ormai da molti anni offre alla categoria e alla Cna. E il suo rinnovato impegno, a livello regionale e nazionale, è una garanzia per tutti i nostri associati».
I problemi che Bobini ha di fronte sono molti e in crescente peggioramento. «La situazione del nostro settore – spiega il neopresidente – è facilmente sintetizzabile: il lavoro si è dimezzato e sulla quota che è rimasta dobbiamo registrare il costante tentativo di canalizzarla, da parte delle assicurazioni, solo verso un ristretto numero di imprese».
Rimane infatti aperto il tema dell’indennizzo diretto: «Le compagnie assicurative insistono nel loro tentativo di “bypassare” – segnala Bobini – il mercato e le sue regole e di imporre agli automobilisti carrozzerie e autoriparatori di fiducia. Abbiamo ottenuto una sentenza chiarificatrice da parte della magistratura con la quale si conferma che l’indennizzo diretto è solo un’opzione e non un obbligo. Ma molte compagnie non mollano e propongono addirittura il ritiro diretto dell’auto incidentata e la sua restituzione dopo la riparazione. Come dire: nessuna possibilità di scelta da parte dell’automobilista e, in questo caso, nemmeno quella della verifica e del controllo del lavoro che viene svolto».
Cna contrasta le compagne assicurative e, a livello locale, lavora anche per concrete alternative come quella rappresentata dal consorzio costituito con Confartigianato.
Il presidente conclude:«Siamo fortemente impegnati ad individuare soluzioni per la nostra categoria, non solo sul fronte della riparazione ma anche su quello delle revisioni dove le normative stanno diventando progressivamente sempre più rigide con conseguente aumento dei costi per le aziende. Complessivamente siamo quindi di fronte a forti difficoltà che s’inseriscono in un quadro di crisi generale».