E alla fine non è successo niente. Anche se sul web proliferano i “Bendandi Boys” i quali fanno notare come lo studioso avesse predetto il giorno ma non il luogo. E in effetti ieri in Spagna, che non è proprio all’altro capo del mondo, sono state registrate due scosse a distanza ravvicinata, la seconda delle quali di magnitudo 5.3. Certo non è quello del Giappone, ma comunque una cosa seria. E allora ignorando i pregiudizi che umanamente si formano in questi casi (visto l’abbondare di ciarlatani di ogni ordine e grado), mi sono andato a documentare.
Raffaele Bendandi non è un chiromante, un mago sensitivo, un veggente o qualcosa di affine: è un personaggio che definirei un appassionato di scienza dato che, come si legge su Wikipedia, non avendo potuto per motivi economici completare gli studi, si è visto costretto a ripiegare verso un approccio sui generis alle discipline scientifiche. Romantico direi. La sua teoria è affascinante e, a mio parere, tutt’altro che stupida. Bendandi sosteneva che i movimenti della crosta terrestre sono fortemente influenzati dall’attrazione gravitazionale degli altri corpi celesti ed in particolare del sole per via della sua enorme massa e della luna per via della vicinanza. Non mi pare una cosa campata in aria anche se da qui ad ottenere una previsione di un terremoto la strada è lunga, parecchio lunga. E la prima cosa a cui penso è: come mai non ha previsto il terribile cataclisma del Giappone? E la seconda cosa: qual è la probabilità che si verifichi un terremoto in una zona vagamente definita? E’ difficile rispondere a quest’ultima domanda ma abbiamo un indizio: girovagando su internet ho trovato un sito che elenca i terremoti nel mondo negli ultimi 7 giorni con magnitudo maggiore o uguale a 5. Ebbene se ne sono verificati ben 59. Dico 59. Solo nell’ultima settimana! E allora dire che un dato giorno ci sarà un terremoto senza indicare dove, è come predire la sorte di un rospo sulla statale 71. Sarei, quindi, definitivamente propenso a scartare il collegamento Bendandi-Spagna.
Epperò devo dire che negli ultimi anni a me pare che stiano un tantino aumentando i terremoti giganteschi. Indonesia, Pakistan, Cina, Haiti, Giappone. Sarà che ci stiamo avvicinando alla fatidica data del 21/12/2012??? E io non mi sento nemmeno tanto bene…
Auguriamoci tutti, comunque, che io possa il 22 dicembre del prossimo anno postare su questo fantastico giornale un articolo dal titolo: “Profezia Maya: the day after” e soprattutto che ci sia qualcuno che possa leggerlo…