Il Consigliere Agnelli interviene sulla campagna elettorale di Castiglion Fiorentino con toni molto pesanti. Mi sarei aspettato più prudenza, visto che si era impegnato a suo tempo in un progetto di lista moderata. Le sue dichiarazioni qualche tempo fa erano esplicite: “Il PDL brilla per essere costantemente ai margini, incapace di gestire, unire, cooordinare una vera forza alternativa (…)” e ancora “per questo pensiamo seriamente alla costruzione di una lista civica”.
Nella vita ci vuole coerenza ed allora il Consigliere Agnelli farebbe bene, prima di parlare, a spiegare, non a me ma ai castiglionesi, le motivazioni che lo hanno repentinamente “riconvertito” alla causa della destra. Nonostante tutto lo considero persona capace e mi sarei aspettato da lui argomentazioni diverse, che non dessero fiato alle trombe del sospetto. Questo “lavoro sporco” lo stanno facendo altri, che peraltro non appartengono alla sua Lista. Però visto che c’è entrato è giusto rispondere. Il primo rilievo di Agnelli riguarda un’indagine sui concorsi pubblici. A Castiglion Fiorentino è avvenuta una cosa molto semplice: persone escluse o bocciate nei concorsi, invece di dare la colpa alla propria impreparazione, hanno mandato un esposto alla Magistratura, la quale doverosamente e legittimamente è intervenuta.Sulle ispezioni ministeriali ha già dato spiegazioni esaurienti il nostro candidato a sindaco Enrico Cesarini. Il dato politico che io ricavo è che il “garantismo del PDL” così forte nella difesa dei propri rappresentanti scompare quando si tratta di colpire gli avversari politici. I rilievi degli ispettori vengono già considerati una sentenza di condanna, omettendo di dire ai Castiglionesi che lo stesso Ministero dà al Comune la possibilità di controdedurre sui rilievi e di mettere in atto tutti i provvedimenti necessari per superare le eventuali criticità. Vorrei far presente che queste ispezioni sono prassi normale ed hanno interessato altri Comuni a noi vicini e la stessa Provincia. Non mi pare che le minoranze in quelle situazioni abbiano sollevato il polverone che stanno facendo a Castiglioni. Evidentemente la campagna elettorale ha un suo peso. Sulla questione Sadam, non credo che ci sia molto da aggiungere rispetto a quanto detto nei mesi scorsi.Personalmente rimango convinto che una Amministrazione Comunale ha il dovere di rispondere ad un gruppo industriale che si vuole insediare nel territorio. Io continuo a considerare la produzione di energia da fonti alternative strategica per lo sviluppo delle imprese. Basta vedere quello che sta accadendo in questi giorni con il costo del petrolio. E’ chiaro che se il progetto Sadam fosse dannoso per salute e ambiente, non potrebbe essere accettato. Considero inoltre importante per Castiglioni sviluppare un progetto turistico-sportivo nell’area dell’ex zuccherificio in grado di promuovere la città ed il territorio. In questo senso do una valutazione positiva delle dichiarazioni rese qualche tempo addietro dall’attuale candidato a Sindaco della destra Domenico Nucci il quale diceva “A questo punto dobbiamo cogliere la centrale come una chance per lo sviluppo economico del paese (…) Castiglion Fiorentino ha bisogno di offrire lavoro ai giovani e non può permettersi il lusso di dire no allo sviluppo economico”. Resto quindi perplesso di fronte ad un partito come il PDL che a livello nazionale continua a sostenere le centrali nucleari e a Castiglion Fiorentino si scaglia contro un progetto di una centrale alimentata dalla filiera agricola.A questo punto, visto che ormai la campagna elettorale sta volgendo al termine, sarei curioso di conoscere quale sia la posizione della destra su questo argomento. Spero che la campagna elettorale torni a parlare di programmi, come sta facendo Enrico Cesarini, in modo che i Castiglionesi possano capire e decidere con cognizione di causa.
Paolo Brandi – Coordinatore PD Castiglion Fiorentino