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La Convention politica di AreaDem è stata ancora una volta un successo, per Cortona, con tante presenze e vasto interesse dei media nazionali. Peccato che sia saltata la presenza di Maroni, così come quella del sindaco torinese Chiamparino che avrebbero portato davvero ad un salto di qualità notevole per quanto riguarda la portata mediatica della tre giorni. Sabato e domenica quindi, nonostante i tanti nomi saliti sul palco, sono state due giornate abbastanza di contorno, dopo il “botto” di venerdì.
Per Cortona , ripeto, un successo che da manna piovuta dal cielo si trasforma in sicurezza. Le convention di Samt’Agostino hanno un pregio: la confusione che creano resta confinata in quella zona della città etrusca, senza invadere il resto. Qualche posto auto tolto, ma un caos di scorte, giornalisti e operatori che non riverbera troppo oltre Via Guelfa. E i politici che vanno “in su” per tranquille e serene passeggiate, mescolandosi ai turisti.
Le presenze extra-PD suggeriscono l’idea di riuscire a caratterizzare progressivamente Cortona, l’auditorium e il Centro Congressi in una sorta di “Versiliana” della Politica Nazionale, luogo di incontro e dibattito, punto di riferimento fisso e tradizionale per tutti. Sarebbe davvero una grande conquista e un coronamento di un percorso positivo visto in questi anni.
Per quanto riguarda i contenuti politici della 3 giorni c’è da sottolineare la prova tecnica di “grande alleanza” vista nel dibattito di venerdì con Bertinotti, Casini e Franceschini che forse prelude a qualcosa anche se i linguaggi, almeno rispetto al sindacalista con la R moscia (gli altri 2 si assomigliano molto di più) sono molto diversi.
Resterà nella storia la frase di Bersani su gazebi e volantini che non sono demodè, summa della sua linea da artigiano della politica, poi l’annuncio (decisamente ‘in linea’) di Annamaria Parente riguardo alle nuove Frattocchie, una nuova scuola di partito dove i giovani, selezionati dai livelli regionali, frequenteranno le lezioni indossando una tuta del PD.
Sarà forse contento il Segretario Provinciale Marco Meacci, che da tanto tempo invocava il definitivo superamento dei personalismi nel partito. “Dobbiamo dimenticarci del passato, delle divisioni, delle vecchie appartenenze. Come i calciatori al momento di scendere in campo dobbiamo indossare tutti orgogliosamente la maglietta della nazionale PD” ha ripetuto per tanto tempo il segretario. Beh, che dire, forse sotto la tuta ci sarà anche la maglietta….