dal sito Sgommo.it
GP AUSTRALIA, ROUND 1 – Sebastian Vettel, tremendamente sbruffoncello oggi, ha vinto con molta facilità una gara che pareva obbiettivamente già sua ieri quando ha legnato di brutto tutta la concorrenza più temibile. Il tedesco ha gestito bene tutta la gara, potendo contare su una macchina ottima, ben equilibrata, veloce, frizzante. Ora come ora, per la concorrenza non resta altro che lavorare duramente per tentare di contenere i danni e sperare in un’inversione di tendenza più avanti.
LA PARTENZA – Dopo il doveroso minuto di silenzio in onore delle vittime giapponesi del terremoto-tsunami con tutti i piloti raccolti sulla linea di partenza, scatta il GP. E la partenza non ha evidenziato incaprettamenti tra le monoposto anzi tutto è filato via liscio. Vettel parte a razzo, Hamilton si difende ma mantiene la seconda piazza. E dopo Mark Webber, c’è quel rompino di Vitaly Petrov (Lotus Renault) già in quarta posizione, roba da matti.
Ma la partenza è stata un mezzo disastro per Fernando Alonso : lo spagnolo si allarga troppo alla prima curva ed è costretto a mettere le ruote fuori dalla pista. Un Alonso pecoreccio che non ti aspetti. Qualche vettura lo passa, compresa quella di Felipe Massa che ringrazia e se ne va portandosi dietro il cagnolino Button. Stefano Domenicali a fine gara ammetterà subito che « se si riusciva a partire più puliti, le cose potevano essere diverse. »
Intanto Jaime Alguersuari (Toro Rosso) è costretto a rientrare al box dopo un contatto con Schumacher (Mercedes GP). Anche Nonno F1 è costretto a rientrare per la posteriore destra forata. Si segnala anche una simpatica escursione sulla ghiaia per Barrichello (Williams).
LA GARA – Ma il Nano non ci sta : il campione del mondo 2005 e 2006 comincia a spingere forte e sorpassa con decisione Rosberg (Mercedes GP) mentre Felipe Massa deve respingere le coccole e carezze di un Button bello aggressivo. Il britannico si è lamentato via radio per un comportamento poco corretto del brasiliano ; scorrettezze che solo lui ha visto.
Dopo una decina di giri, dopo aver assistito ad un lieve recupero di Hamilton su Vettel e al ritiro di Pastor Maldonado (Williams), Button, con l’adrenalina ormai a 2000, tenta la magata ai danni di Massa : il sorpasso c’è ma utlizzando una via di fuga. Dopo qualche giro, la direzione di gara gli infliggerà un drive through che verrà scontato il giro successivo alla comunicazione dello stesso.
Verso il 12esimo giro i piloti cominciano a cambiare gomme e nessun episodio di rilievo va segnalato : tutte le operazioni si svolgono senza intoppi. Al 19esimo giro si ritira Heikki Kovalainen (Team Lotus). Barrichello intanto raggiunge la nona piazza dopo un sorpasso su Kobayashi. Il brasiliano sembra indemoniato a tal punto che confidando eccessivamente sulle potenzialità della sua Williams, incapretta l’incolpevole Rosberg provocandogli il ritiro per la probabile rottura di un radiatore. Rubens sarà costretto poi a scontare un drive through come penalità per la manovra azzardata.
A metà gara, si accende un po’ la corsa per l’assegnazione delle posizioni dietro le prime due ormai blindate. Webber rientra al box e mette le morbide e così Petrov scala in terza posizione, roba da far venire l’ulcera al solo pensiero a Kubica. Al giro successivo è Alonso a cambiare gomme rientrando in sesta posizione. L’asturiano vola con i tempi e rosicchia terreno a Webber portandosi a circa un secondo dall’australiano.
Intanto un’uscita di pista di Hamilton sulla ghiaia rischia seriamente di compromettergli tutta la corsa perché si verificano danni importanti al fondo della monoposto che si stacca in una sua minima parte.
FRITTATINA WEBBER – Al 42esimo giro, il Canguro rientra al box per mettere le morbide ma uscendo, con le Pirelli ancora fredde, stecca a va sul prato. L’errore gli costerà caro perché Alonso torna al box anticipando la sosta. Lo spagnolo è obbligato a montare le dure ma lo supera con questa mossa. Il Canguro però in cirque curve torna sugli scarichi di Alonso e comincia un duello a colpi di gingilli tecnici. I due si affrontano a colpi di KERS e ala posteriore mobile e alla fine il Nano la spunterà tanto da terminare la gara con più di sei secondi di vantaggio.
LA FINE – La gara se ne va via tiepida e senza sussulti. Vettel detta il ritmo e gestisce il finale con tranquillità mentre Hamilton, sotto gli occhi della bellissima ingrifatissima perfettissima fidanzatissima al box e con un fondo della vettura mezzo smannato, non può far altro che accontentarsi di un’ottima seconda piazza.
A dieci giri dalla fine Massa alza bandiera bianca e viene sorpassato da Button. Il brasiliano si prende una minima soddisfazione (capirai…) spolpando la Toro Rosso di Sebastien Buemi e conquistando la nona piazza finale.
CONCLUSIONI – Abbiamo ritrovato la Red Bull di Vettel dove l’avevamo lasciata : in vetta, forte, potente, lussuriosa. Abbiamo ritrovato la Ferrari di Alonso dove l’avevamo lasciata : con il naso in mezzo alle chiappe di Vitaly Petrov. La cosa è riprovevole quanto inevitabile perché mancava il tempo per poterlo infinocchiare.. Abbiamo ritrovato il solito Massa (finito) ed il solito Schumy (buono ormai solo per il museo delle cere di Londra). Che Dio ce la mandi bona almeno quanto le fidanzate di Hamilton o Button altrimenti è davvero dura…
Un’ultima nota va doverosamente al russo Petrov che è salito sul podio meritatamente.
LE PAGELLE DI GIOVANNI SCARPINI:
Sebastian Vettel, Red Bull, 1° : Voto 10
Il timore per i suoi avversari è che Tremendino apra un ciclo terribile in F1 come fece Schumacher qualche anno fa con la Ferrari. La macchina c’è e Rompino c’ha preso gusto. Nei giorni scorsi ha tosato le pecore di una fattoria australiana con classe ed eleganza tant’è che il bifolco locale ha già anticipato che nel caso in cui le cose dovessero andar male in F1, lo prenderebbe subito come operaio. Il timore è che Vettel metta le radici sul podio dei GP, altroché fattoria. Oggi ha tosato i suoi avversari. Non c’è stata partita. Manifesta superiorità. Pole al sabato e vittoria oggi : sono supposte per tutti a cominciare dal compagno di team Webber, avviato ormai – già dalla prima gara – al prepensionamento. Superbo.
Lewis Hamilton, McLaren, 2° : Voto 9
Il britannico ha cercato di non lasciar sfuggire Vettel ma l’impresa non era possibile oggi. C’ha messo cuore, grinta e qualità. Poi nonostante lo squarcio nel fondo della vettura, dopo l’uscitina sulla ghiaia, che pareva il Titanic in fase di affondamento ha terminato la gara al secondo posto. Anzi andava anche più veloce di prima… La supposta che lui ha preso oggi è la più corta rispetto a tutti gli altri.
Vitaly Petrov, Lotus Renault, 3°: Voto 9
Petrov oggi ha scritto la storia : inaspettatamente è diventato il primo pilota russo a salire su un podio di F1. Il trionfo oggi è completo : sorride perché ha smutandato il suo compagno Heidfeld, e forse gode perché ormai è diventato la bestia nera di Alonso. Con qualche altro giro forse avrebbe dovuto lasciarglielo il podio o forse no. In ogni caso è un podio meritato perché Petrov non ha commesso errori. Madre Russia in visibilio. Il Presidente Putin pure.
Fernando Alonso, Ferrari, 4°: Voto 6-
Fernando ha migliorato di una posizione la griglia del sabato, ma non basta. Non può bastare. Lo spagnolo si lecca le ferite come se le è leccate alla fine della scorsa stagione. Abbiamo ripreso da dove avevamo lasciato. Tutto terribilmente avvilente.
Alonso parte male, non c’è niente da dire. Parte male, viene emarginato ai lati della pista, costretto a mettere due zampette fuori su quell’erbina sintetica che ti fa perdere grip e posizioni. Lo sfilano in diversi e qui ha compromesso la sua gara. La frittata era fatta. Alonso ha cercato poi di recuperare arrivando a sfiorare il podio. Appunto, sfiorare.
Mark Webber, Red Bull, 5°: Voto 5.5
Frustrante per il Canguro, a casa sua, sentirsi a disagio su quel pezzo di latta che Vettel ha saputo lanciare in orbita. Ancora alla Red Bull devono capire i motivi che hanno prodotto questa differenza di prestazione tra Vettel e Webber. Eppure la macchina sulla carta dovrebbe essere la stessa, non sarà mica una questione di manico ?
Ma la gara di Webber è stata nel complesso spenta, mediocre. Parte bene ma poi si perde ; poi subisce l’infinocchiamento di Alonso complice l’uscita sull’erba/ghiaia al rientro in pista dopo l’ultima sosta. Gomme troppo fredde e Webber è spiumato. Errore dovuto alla poca esperienza ?
L’assalto ad Alonso sul finale non avrebbe fatto paura nemmeno ad un cotechino insacchettato.
Jenson Button, McLaren, 6°: Voto 5+
Lamentino colora la sua spenta giornata con un duello lungo ed impegnativo con Massa. I due si impegnano con Button che le tenta di tutte per superare il brasiliano. Poi ci riesce con il trucco : verrà penalizzato per aver tagliato una curva. Sul finale però il britannico ha la meglio su Felipe e può prendersi un meraviglioso sesto posto.
Felipe Massa, Ferrari, 7°: Voto 5
Il ritmo catacombale di Felipe lo porterà a fine stagione a lasciare la Ferrari. Il dimenticatoio è sempre più vicino. Il brasiliano era anche scattato benino guadagnando tre posizioni. E si era difeso bene da Button. Poi è scomparso. Un altro weekend mediocre.
Le due Sauber, squalificate: Voto 0
Le due Sauber avevano terminato la gara a punti, rispettivamente al settimo posto con Perez e al nono con Kobayashi. Poi però i commissari a fine gara hanno notato che l’ala posteriore era un po’ troppo “furbacchiona” e pertanto si è proceduto alla squalifica. Il team svizzero ha fatto ricorso.
I nonni della F1, ritirati: Voto 2
Rubens Barrichello oggi era come indemoniato. Chissà, forse pensava di guidare una Red Bull. Il fatto è che che come un pivellino si è fracassato contro la Mercedes di Rosberg che non ha potuto far altro che incassare il colpo e ritirarsi. Il brasiliano si ritirerà a 10 giri dal termine per problemi alla trasmissione. Ma la figura l’aveva già fatta.
Stefano Domenicali, Ferrari: Voto np
Il Dome ieri aveva detto che non era il caso di fasciarsi subito la testa dopo le qualifiche. Ecco oggi alla luce di quanto visto, una fasciaturina forse sarà il caso di farla. Per fortuna siamo all’inizio e c’è tempo per migliorare. E se non si dovesse migliorare, via tutti.
GP Australia, risultati :
Classificati:Pos Pilota Scuderia Tempo
1. Vettel Red Bull-Renault 1h29:30.259
2. Hamilton McLaren-Mercedes + 22.297
3. Petrov Renault + 30.560
4. Alonso Ferrari + 31.772
5. Webber Red Bull-Renault + 38.171
6. Button McLaren-Mercedes + 54.300
7. Perez Sauber-Ferrari + 1:05.800
8. Kobayashi Sauber-Ferrari + 1:16.800
9. Massa Ferrari + 1:25.100
10. Buemi Toro Rosso-Ferrari + 1 giro
11. Sutil Force India-Mercedes + 1 giro
12. Di Resta Force India-Mercedes + 1 giro
13. Alguersuari Toro Rosso-Ferrari + 1 giro
14. Heidfeld Renault + 1 giro
15. Trulli Lotus-Renault + 2 giri
16. D'Ambrosio Virgin-Cosworth + 3 giriFastest lap: Massa, 1:28.947
No classificati/ritiri:
Pilota Scuderia Giro N°
Glock Virgin-Cosworth 50
Barrichello Williams-Cosworth 49
Rosberg Mercedes 22
Kovalainen Lotus-Renault 19
Schumacher Mercedes 19
Maldonado Williams-Cosworth 10
Liuzzi HRT-Cosworth 1
Karthikeyan HRT-Cosworth 1
World Championship posizioni, round 1:
Piloti: Scuderie:
1. Vettel 25 1. Red Bull-Renault 35
2. Hamilton 18 2. McLaren-Mercedes 26
3. Petrov 15 3. Renault 15
4. Alonso 12 4. Ferrari 14
5. Webber 10 5. Sauber-Ferrari 10
6. Button 8 6. Toro Rosso-Ferrari 1
7. Perez 6
8. Kobayashi 4
9. Massa 2
10. Buemi 1