{rokbox title=| :: |}images/marcomeacci.jpg{/rokbox}Ho accolto con piacere l’invito dell’amministrazione comunale di Castiglion Fiorentino a partecipare domani all’inaugurazione della nuova Sala Consiliare, cerimonia alla quale presenzierà il Presidente della Camera Gianfranco Fini. Proprio sulla figura di Fini e sul rapporto che il centrosinistra dovrebbe avere con questo importante interlocutore politico e con l’area politico-culturale da lui in questo momento rappresentata si discute da tempo, anche se non sempre le posizioni sono chiare e soprattutto rispettose di quella che è la realtà. Dico subito che non sono fra quelli che vedono in Fini un possibile alleato; credo si tratti di posizioni al limite della fanta-politica, frutto di una sorta di “smania”, comprensibile ma potenzialmente dannosa se portata a livelli eccessivi, nel vedere quanto prima sconfitto il governo Berlusconi.
Chi immagina super-coalizioni anti-Berlusconiane soffre di una visione poco lucida della realtà politica italiana attuale e dimentica che l’alternativa può e deve partire proprio dal PD, un partito che può avere tutte le carte in regola per farsi primo attore, da subito, nella costruzione di un’alternativa vincente al governo di centrodestra.
Detto questo ci sono però da evidenziare due cose. La prima è il dovere di tributare rispetto per il rilievo istituzionale di questa figura, un atto dovuto a prescindere dalle posizioni espresse su questo o quell’argomento. La seconda è la positiva constatazione di quanto Fini, dimostrando grande senso di responsabilità, stia cercando di costruire all’interno della destra una moderna via di pensiero su tematiche molto importanti, prime fra tutte quelle dell’immigrazione, dell’integrazione e della legalità.
Le posizioni espresse dal Presidente della Camera però, per il mondo della sinistra, sono qualcosa di acquisito da lunghissimo tempo e su cui da tanti anni si lavora con coerenza e risultati concreti, a tutti i livelli. Penso alla nostra azione politica, alle nostre proposte, alle realtà che siamo stati capaci di costruire in questi anni grazie anche al lavoro di tanto mondo associazionistico. Integrazione e diritti, ad esempio, sono parole che la sinistra conosce e mette in pratica da sempre, ma fa comunque piacere che queste stiano diventando patrimonio anche di una parte, più illuminata, della destra.
Riguardo a Gianfranco Fini e al suo possibile rapporto con il centrosinistra mi sembra quindi molto adatta una citazione da “Il canto delle sirene” di Francesco De Gregori (1987, dall’album “Terra di nessuno”, CBS). “Non sarà il canto delle sirene che ci innamorerà…noi lo conosciamo bene, l’abbiamo sentito già”