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Il 26 aprile prossimo ricorrerà il triste anniversario dell’esplosione della centrale nucleare di Cernobyl intitolata a V.I. Lenin situata in Ucraina vicino al confine con la Bielorussia. Era il 1986 e ricorreranno 25 anni da quel tragico momento, ancora impresso nella memoria dei cittadini, che ancora ricordano il divieto di mangiare verdura a foglia larga e il divieto di raccolta di prodotti spontanei come funghi e asparagi di bosco, a causa della nube radioattiva che giunse anche in Italia.
Un anno dopo, nel novembre ’87, gli elettori vennero chiamati alle urne per pronunciarsi sul referendum contro il nucleare in Italia. Circa 30 milioni di persone parteciparono al voto di cui 21 milioni di essi si pronunciarono contro le centrali nucleari pari all’80,6% dei votanti.
In quegli anni era Sindaco di Cortona il Prof. Italo Monacchini ed io facevo parte del consiglio comunale, quando venne portata in consiglio comunale la delibera che dichiarava Cortona “comune denuclearizzato” come evidenziano ancora oggi i cartelli stradali . Fu proprio in quel periodo che nacque in tutto il paese quella cultura e quella coscienza ecologista e ambientalista, che però non ebbe un gran seguito negli anni successivi a differenza dei paesi nord-europei, dove si affermò e continuò in un trend di crescita. In quel momento a parecchi di noi parve una scelta un po’ demagogica e suscitò non qualche perplessità, ma vista oggi dopo questo lungo periodo percorso da gravi incidenti nucleari ivi compresi gli esperimenti atomici delle varie potenze militari e in un contesto dove saremo nuovamente chiamati a votare per un referendum pro o contro il nucleare, non solo assume una valenza positiva che ne rilancia l’utilità e l’importanza, ma dimostra che la classe dirigente politica di allora aveva visto ben lontano ed oggi non possiamo che ringraziare Italo Monacchini, il Dr.Emanuele Rachini (all’epoca assessore alla cultura e turismo) e il resto del consiglio comunale per averci aperto la strada e la mente.
In coerenza con lo spirito antinuclearista che ha contraddistinto Cortona, abbiamo, in questi anni ospitato nelle famiglie e nelle scuole, i bambini provenienti dalla zona contaminata dalle radiazioni di Cernobyl, per disintossicarli e aiutarli nella loro crescita anche attraverso il contatto diretto con i ragazzi delle nostre scuole. Oggi purtroppo siamo di fronte ad un’altra tragedia nucleare, quella del Giappone, che riporta la questione alla ribalta della cronaca, per le conseguenze e gli effetti a lungo termine che tale disastro potrebbe avere nella popolazione e sull’ambiente. Sinistra Ecologia e Libertà promotrice della raccolta delle firme per indire il referendum, che si svolgerà il 12 giugno prossimo, chiede agli italiani e ai cortonesi un voto per continuare nella strada antinuclearista intrapresa già 25 anni or sono