Ci preme ricordare che al momento della formazione della Lista civica, Carini scelse autonomamente la sua squadra, chiedendo ai partiti di restar fuori e di non indicare singoli candidati; – lo stesso avvenne sia nella formazione della Giunta che nelle nomine delle aziende partecipate e, del resto, i partiti che lo avevano appoggiato, conferendo al Sindaco piena fiducia, non chiesero, né allora né mai di farne parte.Inoltre, va precisato che per tutto il periodo in cui è rimasta in carica questa Amministrazione, non è stato richiesto ai partiti di indicare o condividere singole scelte programmatiche, anche di rilevanza strategica per il Comune, dal momento che il Sindaco e la sua Giunta hanno sempre rivendicato la loro autonomia e la loro capacità di poter decidere da soli in omaggio alla piena identità civica, così come sempre affermato dal Sindaco fin dal suo insediamento. Poco rileva che, strada facendo, il Sindaco si sia iscritto ad un partito; del resto lui stesso – in varie occasioni – ha dichiarato e ribadito di averlo fatto anche al fine di ottenere importanti relazioni politiche per il Comune amministrato; nonostante questo non è stato possibile condividere un percorso politico amministrativo, che infatti non è mai iniziatoI partiti locali, Pdl ed Udc, hanno comunque sempre tenuto un atteggiamento di stimolo costruttivo verso l’Amministrazione e, quando sono stati chiamati ad intervenire in situazioni sempre più difficili, unicamente per dirimere i dissidi interni, si sono sempre adoperati, fino alla fine, proponendo un diverso percorso necessario per rilanciare l’azione di governo locale. Questo stato di fatto, accompagnato forse dall’inesperienza politico-amministrativa da parte di tutti i componenti e dalla difficoltà di tenere insieme un gruppo che pur aveva al suo interno persone dotate di buona volontà e professionalità, ha determinato progressive criticità culminate con le dimissioni di alcuni consiglieri e con il conseguente scioglimento del Consiglio comunale.Al PD di Monte San Savino che in un articolo apparso il 4 marzo si autocelebra, ritenendo di avere nuove, e sconosciute, risorse umane e politiche capaci di prendere decisioni importanti per il futuro di Monte S. Savino, diciamo che, purtroppo, il nostro Paese ha già sperimentato per 15 lunghi anni le (in)capacità di governo del PD; -; tutti hanno a mente le attività delle ultime amministrazioni guidate dai sindaci di sinistra che si sono distinti essenzialmente per l’organizzazione delle feste dell’Ulivo e per le scellerate scelte urbanistiche più che per le cose fatte per la popolazione. Il PD, pertanto, anziché fare da presunto “Maestro politico” del “Nulla”, farebbe bene a riflettere su come ha governato e sul declino progressivo in cui ha relegato Monte San Savino; del resto, è proprio per questo che nel 2009 gli Elettori lo hanno sfiduciato con il voto.Da parte nostra siamo sinceramente preoccupati per il futuro della nostra Città: in questo scenario politico riteniamo utile un reale ripensamento del ruolo delle liste civiche e, per questo, reputiamo importante che anche i partiti riprendano il loro ruolo primario nel panorama della vita politica cittadina. E proprio in questa ottica continueremo, in attesa della prossima tornata elettorale, ad affrontare le problematiche del nostro territorio in un confronto con tutti e con la massima apertura, senza nessuna chiusura pregiudiziale, avendo davanti solo il bene del nostro Comune.
Coordinamenti Comunali di PdL ed UDC