Ad una settimana dall’apertura del 53° Palio dei Somari, si aggiungono nuovi particolari agli eventi che accompagneranno la manifestazione fino all’emozionante ed imprevedibile carriera sul tufo, in programma domenica 20 marzo. La vicinanza della sfida tra le otto contrade medievali con la Festa nazionale per l’Unità d’Italia e la stretta collaborazione tra l’Associazione Sagra di S.Giuseppe ed il Comune hanno fatto sì che, su proposta dell’Amministrazione Comunale, nel cartellone siano entrate due iniziative inedite.
Mercoledì 16, dalle 21.30, ad animare nella cittadella medievale la vigilia del 150° anniversario sarà il Gruppo Sbandieratori e Tamburini che, grazie anche all’ambientazione notturna, riuscirà ad evocare, attraverso i suoni e colori, l’entusiasmo che attraversava lo stato pre-unitario.
Giovedì 17, invece, al termine della giornata di festa, sempre nel centro storico, si esibirà la banda della Filarmonica “Guido Monaco – La Samba”, fondata nel 1850, che abitualmente accompagna e sottolinea tutto il cerimoniale del Palio. Il gruppo eseguirà brani di forte impatto emotivo, legati alle vicende storiche che si celebrano.
Sabato 19, alla vigilia del Palio, si ripeterà l’appuntamento con un’iniziativa nata negli ultimi anni ma presto diventata una delle più gradite, il banchetto in stile medievale. Il raffinato incontro gastronomico, che fa regolarmente registrare il tutto esaurito, quest’anno “slitta” leggermente nel tempo e prende il nome di Banchetto della Balìa, citando così il più importante organo di governo della Repubblica senese della fine del ‘400. La cena sarà servita nei locali della Cripta in una perfetta ambientazione d’epoca e sarà preceduta da un corteo animato dalle figure del tempo: il Gonfaloniere, il Podestà, il Camerlengo, dame, cavalieri e paggetti. Le pietanze sono state scelte dagli organizzatori al termine di una ricerca che ha escluso tutti gli ingredienti introdotti nell’alimentazione dopo la scoperta dell’America; ma, con l’incedere della serata, il piacere della tavola e, soprattutto, del vino speziato consentiranno all’aspetto goliardico della rievocazione di prendere il sopravvento su quello storico.
Per dipingere il panno che andrà alla contrada vincitrice della corsa a dorso di ciuco è stata designata l’artista umbra Francesca Capitini. Nata ad Assisi, appena trentatreenne ma già da 10 anni pittrice professionista, la Capitini ha firmato nel 2010 un grande affresco nella Basilica di San Francesco, dedicato alla nascita del Santo. L’opera, situata a poca distanza da quelle di Giotto, Cimabue, Simone Martini e Pietro Lorenzetti, ha richiamato sull’autrice l’attenzione di tutto il mondo della pittura italiana, suscitando giudizi lusinghieri. Dopo aver realizzato quelli di Montefalco e Piancastagnaio, il palio della Capitini per Torrita è naturalmente top secret; l’artista si lascia solo sfuggire un riferimento proprio all’affresco di Assisi “come simbolo – dice – della continuità dell’ispirazione. Dipingere un palio è una grande responsabilità perché rappresenta l’identità di una comunità e deve quindi consentire a tutti di riconoscersi in esso; per questo è soggetto ad un giudizio senza filtri né pregiudizi”