{rokbox title=| :: |}images/stories/seri.jpg{/rokbox}
Il Sindaco di Lucignano Maurizio Seri prende ufficialmente posizione di assoluta contrarietà verso il decreto approvato nell’ultimo Consiglio dei Ministri, il così detto decreto Romani, che se reso operativo determinerà, inevitabilmente, la fine di quel grande processo di ricerca ed innovazione energetica che anche nel nostro Paese ha prodotto grandi investimenti e, soprattutto, sta dando lavoro a circa 150/180 mila persone.
“Con questo provvedimento il Governo danneggia l’unico comparto che negli ultimi anni è cresciuto sia in termini di fatturato sia in termini occupazionali. Nella sola provincia di Arezzo le persone coinvolte a vario titolo in questo settore superano le 5000 unità. Non si riesce, davvero, a comprendere i motivi di questa assurda decisione in un momento, questo, dove invece le fonti di energia rinnovabili rappresentano, forse, una delle poche possibilità rimaste di crescita e sviluppo della nostra economia. Il Sindaco, nel pieno rispetto delle prerogative del Presidente della repubblica Giorgio Napolitano, si augura che il Presidente possa rinvenire nel decreto elementi di incostituzionalità tali da non poter apporre la firma a tale provvedimento. Infatti alcuni giuristi ravvedono nel provvedimento elementi di contrasto rispetto all’art. 76 della nostra Costituzione, in quanto non tiene conto dei pareri delle commissioni parlamentari ed è in stridente contrasto con la direttiva della Comunità europea che fissa per l’Italia l’obiettivo del 17% di energia prodotta da fonti rinnovabili entro il 2020 ed inoltre non rispetta i criteri indicati dalla Legge delega.Il mondo imprenditoriale, quello ambientalista del fare e tanta gente comune si sta in queste ore mobilitando contro questo provvedimento del Governo che getta le basi per un drammatico e pericoloso ritorno ad una politica nucleare che comporterà, se mai verrà portata avanti, danni rilevantissimi per la salute a causa delle scorie prodotte e costi economici inutili ma comunque ingenti.Tutto questo è dimostrato dal fatto che il tipo di impianti previsto nel nostro Paese è realizzato con una tecnologia superata, obsoleta e per questo non più utilizzata o in fase di abbandono da tutti gli altri paesi che attualmente hanno generatori nucleari.Invito pertanto tutti i cittadini a far sentire la propria voce di contrasto e dissenso verso una politica energetica che non ci porterà da nessuna parte.”