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Appena rientrato in sede, il Sindaco Paolo Brandi ha preso visione degli atti relativi alla vicenda che ha visto coinvolto un dipendente comunale che si riforniva di benzina a spese del Comune. “Quello che è accaduto è un fatto gravissimo che richiede provvedimenti adeguati – dichiara Brandi – ho già dato disposizioni per attivare il procedimento disciplinare nei confronti del dipendente.
Ma questo non è che il primo passo, posso assicurare ai castiglionesi che saremo estremamente severi, non è infatti concepibile che un pubblico dipendente approfitti della sua posizione per ricavare un vantaggio, di qualunque tipo esso sia. La cosa sarebbe stata grave in ogni caso, ma qui vi è l’aggravante che colui che si è reso responsabile di questi atti lavori nel pubblico impiego. Checché se ne dica, egli rivestiva un ruolo “privilegiato” in un momento così difficile per tanti lavoratori del settore privato. Se tutti coloro che versano in difficoltà economiche dovessero compiere atti illegali, saremmo nella più completa anarchia. Per fortuna la stragrande maggioranza dei nostri concittadini è composta da persone perbene. Detto questo, credo che l’Amministrazione dovrà valutare attentamente tutta la questione, se sia utile in questa fase una sospensione in attesa del giudizio definitivo da parte del giudice oppure pensare direttamente al licenziamento. E’ un esame che dovremo fare in tempi brevi. Resta inteso che se il giudice certificasse con la sua sentenza la colpevolezza, peraltro autodenunciata, il dipendente non potrà che essere licenziato, perché a questo punto si è rotto quel rapporto di fiducia che deve sempre esistere tra dipendenti e amministrazione. Un altro aspetto da chiarire è se vi sono state delle falle nel sistema dei controlli e questa sarà materia di una indagine interna. In ogni caso, posso già preannunciare che il Comune si costituirà parte civile nel processo che seguirà a questa triste vicenda. Ritengo infatti che non sia sufficiente dire “Restituirò i soldi”. Il problema non è soltanto l’ammanco finanziario, bensì il fatto che si sia abusato della propria posizione per commettere un atto illegale. Colgo l’occasione per ribadire come il Consigliere di minoranza Cappioli abbia svolto fino in fondo il proprio ruolo, con due piccole precisazioni, però. La prima è che l’Amministrazione comunale era arrivata alle sue stesse conclusioni da un esame dei tabulati, tanto che è stato immediatamente presentato un esposto alle Forze dell’Ordine. La seconda è che prima di rivolgersi ai Carabinieri, sarebbe stato utile far presente la situazione al Sindaco. Mi sembra che da qualche tempo a Castiglion Fiorentino ci sia una rincorsa a presentare esposti alla Magistratura. Penso che ciò dipenda molto dal clima pre-elettorale. Questo aumento della temperatura politica ha prodotto anche l’abnorme richiesta di dimissioni del Vice Sindaco Lucci da parte degli esponenti di FLI. Non vedo infatti quali possano essere le responsabilità di un singolo Amministratore in presenza di un dipendente infedele. Mi pare che si voglia costruire su questa vicenda un’impalcatura giustizialista che sicuramente non aiuta l’approfondimento dei fatti. Ritengo che i castiglionesi non mischieranno mai il buon governo di tutti questi anni con un singolo atto di illegalità, commesso peraltro da un dipendente e non da un Amministratore”