“Al precedente direttore, dott. Gianguido Pintus, dimissionario, va il nostro ringraziamento per l’impegno profuso che ha consentito di chiudere il suo mandato con un eccellente risultato, l’apertura dell’hospice e dell’ospedale di comunità”.
“Il duplice ruolo che assume la dott.ssa Sancasciani, alla quale diamo un cordiale benvenuto, consente di concentrare nella stessa figura professionale sia l’attuazione delle direttive della Società della Salute per le funzioni sociali sia la concretizzazione di quelle provenienti dalla direzione della USL7 per le funzioni sanitarie ospedaliere e territoriali” prosegue Rossi.
“Questa situazione già rappresenta un’innovazione positiva. Ma dall’intenso confronto delle ultime settimane tra i Sindaci e la direzione della USL7 sono scaturite altre novità che avranno rapidamente effetto sulla qualità dei servizi sanitari erogati dagli Ospedali Riuniti della Val di Chiana e da tutte le strutture presenti sul territorio, con vantaggi evidenti per i cittadini – utenti”.
“Mi riferisco – annuncia Rossi – al già annunciato mantenimento del laboratorio analisi che viene considerato un fondamento di eccellenza del presidio sanitario, a garanzia delle molte attività ospedaliere esistenti e in funzione del necessario sviluppo tecnologico”.
“Di grande importanza – non solo strategica – sarà la prosecuzione del lavoro iniziato a fine 2010 per la riduzione delle liste d’attesa con l’obiettivo di ridurre i tempi di stallo a 30 giorni”.
“Molti altri sono i progetti sul tavolo, tutti nel segno del potenziamento dei servizi sanitari e sociali in Val di Chiana – osserva il Sindaco – in particolare nei settori delle alte specializzazioni, valorizzando le figure che sono già patrimonio dell’azienda. In generale abbiamo comunque chiesto ed ottenuto dalla direzione aziendale di mantenere un costante coinvolgimento delle Amministrazioni Comunali dell’area Valdichiana nell’individuazione e determinazione di tutte le soluzioni destinate a modificare la dotazione dei servizi esistenti. Per i Sindaci il punto fermo è garantire le professionalità per non vanificare il lavoro fin qui svolto e teso ad elevare i livelli di qualità dei servizi erogati”