Grandi risultati, tanto entusiasmo dei tifosi, ma pochi fondi. La realtà è sempre più evidente: a fronte di una stagione carica di emozioni e soddisfazioni per il nostro sport in Valdichiana c’è l’estate dei soldi che mancano e spesso non permettono di concretizzare i sogni che erano stati tramutati in (quasi) realtà sui campi da gioco. Dopo il Cortona Volley, autore di una straordinaria stagione che l’ha portato a conquistare la A2, promozione poi “abortita”, adesso anche la Sansovino è a rischio-iscrizione in serie D. Una D conquistata con merito e uno straordinario rush finale nella lotteria dei playoff. Ma essere una grande squadra, anche in questo caso, non basta.
Se a Cortona a pesare è stata anche la mancanza di una struttura dove giocare (il famoso Palazzetto), al Monte sembra che decisivo sia stato il ritiro di una “cordata” pronta a rilevare la società. Evidentemente investire nel calcio non sembra più tanto produttivo.
La speranza resta comunque viva visto che c’è tempo fino a martedì prossimo e intanto i tifosi si sono mobilitati con una raccolta fondi. Abbonandosi subito, al costo maggiorato di 200 euro, si spera di dare un contributo alla società arancio-blu.
Certo, forme quelle dell’autotassazione e dell’azionariato popolare, spesso proposte, potrebbero essere una via ma il problema reale sta altrove.
Sperando che tutto si chiuda nel migliore dei modi siamo infatti costretti a notare che la nostra vallata è ormai troppo penalizzata rispetto ad altre in campo sportivo: basti pensare all’altotevere, che quest’anno si è tolto molte soddisfazioni e può vantare oltre a strutture più che adeguate (e in questo fondamentale è stato il ruolo del “pubblico” nei decenni passati) anche un bel po’ di compagini di alto (o altissimo) livello fra basket, volley e calcio e altri sport. Spesso con sponsorizzazioni locali, visto la grande quantità di aziende medio-grandi (che da noi ci sono, ma in quantità molto minore) ma a volte anche con sponsor di rilievo nazionale (è il caso della Liomatic Umbertide, serie A1 di basket femminile). Pare proprio che loro abbiano tutto quello che manca in Valdichiana, anche se è ovvio che, seppur più disagiata di altre, la nostra vallata è parte di un generale fenomeno di crisi e ridimensionamento che coinvolge tutto lo sport, anche nelle serie minori e un po’ in tutt’Italia.
Tutto questo però è difficile da accettare per chi con coerenza e passione tifa una squadra, ed è giusto rifletterci sopra per cercare di trovare qualche soluzione.