Fra gonnellini svolazzanti nei manifesti e segretarie comunali porno-attrici non è stata una gran settimana per il PD, o meglio per la sua parte più moralista. Coloro che si indignavano per il cinismo del potere, per nani e ballerine, per culi e tette al vento, si sono trovati spiazzati dovendo notare che anche in casa propria c’è una gran voglia di spensieratezza, divertimento e anche un goccino di sesso. E c’è pure chi si fa pagare per girare una scena hardcore. Mannaggia…. fra gran caldo e scollature sempre più incontenibili per i “democratici” è stata così una settimana di dibattito interno in cui il neo-femminismo revanscista si è dovuto fronteggiare col più tradizionale progressismo.
Che fare? Scandalizzarsi o lasciar predere?
Ovvio che sia difficile, dopo aver contribuito a generare fenomeni come “Se non ora quando“, affermare che la Segretaria Comunale è libera di fare quel che vuole della sua vita e che la gonnellina del manifesto della festa di Roma non è niente di che.
Se così si dicesse allora si dovrebbe ammettere che le mille sciacquette che gravitano in zona berlusconiana non fanno nulla di male. Ma dopo essere stati due anni ad affermare il contrario, la cosa suonerebbe male.
Alle compagnucce neo-moraliste più accanite, a cui riconosco perlomeno una certa (medievale) coerenza, anche il gonellino con ballerina, straordinariamente brutto più che volgare, ha dato di molto ma di molto fastidio.
Chi la fa l’aspetti, insomma, caro PD, in attesa che le superDonne medieviste prendano riga e squadra e fissino un limite in cm per scollature e cosce nude sotto il quale si rispetta la dignità della donna.