Sta suscitando grandi polemiche il manifesto pubblicitario della festa del PD romano, il motivo è presto detto: una locandina che mostra due belle gambe di ragazza sotto una gonna sollevata dal vento e lo slogan “Cambia il vento”. In effetti l’abbinamento politica e gambe non è molto azzeccato, tanto più dopo anni di campagne contro “l’uso del corpo delle donne come veicolo di messaggi che nulla hanno a che fare con esso” come afferma un comunicato della Conferenza nazionale delle donne del PD.
Parole sacrosante che però andrebbero pesate meglio perché se si prende alla lettera quanto affermato le donne potrebbe essere “legittimamente” messe in mostra per pubblicizzare cosmetici, biancheria intima, pellicce e quant’altro attiene all’universo femminile. Peraltro nel divieto di utilizzo includerei anche il corpo maschile se non altro per l’invidia che certe campagne promozionali suscitano in chi, come me, non ha avuto un grande aiuto da madre natura. Tutto ciò premesso credo però che la politica sia un’altra cosa, conquistare le prime pagine dei giornali con questa notizia non fa onore nel al PD della capitale e nemmeno alle donne di quel Partito. Affermare, con un linguaggio un po’ stantio, come fa la segreteria romana “Utilizziamo questa occasione per ragionare insieme su come si combatte la vera mercificazione del corpo delle donne anche nella comunicazione politica. Costruiamo una discussione pubblica alla festa del Pd di Roma, dove possano confrontarsi in modo libero diversi punti di vista” vuol dire perdere di vista i fondamentali. Ma i problemi di Roma e dell’Italia si possono riassumere nelle pieghe di un manifesto? Quanto sarebbe bello che la politica recuperasse un po’ di leggerezza ed imparasse a ridere di se stessa, magari canticchiando a mezza voce quel vecchio motivetto del trio Lescano che diceva “Saran belli gli occhi neri, saran belli gli occhi blu,ma le gambe, ma le gambe a me piacciono di più. Saran belli gli occhi azzurri e il nasino un pò all’insù, ma le gambe, ma le gambe sono belle ancor di più”.
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Impariamo ad essere un po’ meno seriosi nelle cose che non meritano tempo ed energia. E poi diciamola tutta, anche l’estetica ha una sua dignità tra il manifesto dei “romani” e l’immagine dello “scandaloso” passeggero della US Airways il popolo saprebbe sicuramente cosa scegliere. E come diceva il presidente Mao “Il popolo, il popolo soltanto, è la forza motrice, il creatore della storia”